Israele, i partiti arabi aprono a un governo con Gantz

Benny Gantz
Il generale in ritiro Benny Gantz pronuncia il suo primo discorso elettorale a Tel Aviv a gennaio scorso. (AFP/JACK GUEZ )

TEL AVIV, 22.- Per la prima volta un esponente politico di spicco arabo israeliano si è detto disponibile, seppure a “certe condizioni”, a far parte di una coalizione di governo di centrosinistra guidata da Benny Gantz di ‘Blu-Bianco’.

E questo ha creato una tempesta politica in Israele, anche nella parte araba, in vista del voto del 17 settembre. A lanciare il sasso, con una mossa che gli osservatori considerano storica, è stato Ayman Odeh, presidente della ‘Lista Araba Unita’, in un’intervista a Nahum Barnea di ‘Yediot Ahronot’.

Seppur annunciata, a detta dello stesso Odeh, senza averne parlato prima con i partner della Lista, l’apertura non è per questo meno importante, visto che i partiti arabi sono da sempre contrari a coalizioni con altre rappresentanze politiche.

E anche l’establishment israeliano non ha mai considerato, per molti e vari motivi della storia di Israele, una coalizione di governo con i partiti arabi, che pure rappresentano una minoranza di oltre un milione e mezzo di persone, poco propensa tuttavia alle urne.

“Se vedremo che ci sono direzioni comuni, allora potremmo considerare seriamente di unirci a loro”, ha detto nell’intervista Odeh riferendosi alla coalizione di centro sinistra guidata da ‘Blu-Bianco’ di Benny Gantz e Yair Lapid.

Ora si tratta di vedere se le “condizioni” o le “direzioni comuni” si concretizzeranno. Tanto più che non si tratta di temi marginali.

Secondo i media, Odeh, ha fatto richieste su programmazione urbana e costruzioni, violenza e welfare. Inoltre, ha chiesto di mettere fine alle demolizioni delle case private in Cisgiordania e alle leggi che vietano la costruzione di città arabe.

In un post su Facebook questa mattina Odeh ha inoltre spiegato che per unirsi alla coalizione di governo è necessaria “la fine dell’occupazione in Cisgiordania” e la creazione di uno Stato palestinese accanto ad Israele.

Senza dimenticare la discussa legge di Benyamin Netanyahu su Israele stato-nazione del popolo ebraico. “Saremo partner nel governo – ha sottolineato – solo se i cittadini arabi non saranno più di serie B”.

Il fuoco di sbarramento contro Odeh è stato immediato, a partire proprio da casa sua. Il presidente di ‘Balad’ (uno dei partiti della Lista) Mtanes Shehadeh ha definito quelle di Odeh “affermazioni personali da rigettare”.

Anche ‘Blu-Bianco’ non è stato tenero: Odeh, ha osservato Yair Lapid, non può dire ai giornalisti che si unirà al governo e al tempo stesso stare in una Lista con ‘Balad’ composta “da odiatori di Israele che non riconoscono lo Stato ebraico”.

Mentre il Likud di Netanyahu ha attaccato: “Ora è più chiaro che mai, Gantz stabilirà un governo di sinistra con Odeh e i partiti arabi”.

(di Massimo Lomonaco)/ANSAmed)