Il nodo dell’aumento Iva, si lavora a decreto Ferma-Lancette

Aumento del Iva
L'aumento del Iva si fará sentire della spesa del mercato. (theitaliantimes.it)

ROMA. – Il rischio di un rincaro dell’Iva rimane il convitato di pietra della crisi politica. Con il ricorso alle urne – ha detto dall’aula del Senato il premier Giuseppe Conte – i tempi sarebbero ristrettissimi e “il nuovo governo avrebbe difficoltà nel contrastare l’aumento dell’Iva”.

Ma, mentre la dialettica politica vede il leader della Lega Matteo Salvini proporre all’attuale governo una manovra di 50 miliardi per ridurre le tasse prima delle elezioni e l’ex premier Pd Matteo Renzi ipotizzare un diverso governo per evitare gli stessi aumenti, nelle stanze del ministero dell’Economia si starebbe lavorando ad un “salvagente” tecnico.

L’ipotesi, rilanciata dal Sole 24 Ore e che trova anche qualche riscontro istituzionale, sarebbe quella di un decreto “Ferma-Lancette” per congelare gli aumenti rinviando di qualche mese, per ragioni eccezionali, l’individuazione delle coperture.

Sarebbe comunque un intervento di ultima ratio e non l’unica ipotesi sul tappeto. Al ministero dell’Economia i lavori tecnici in vista della Legge del Bilancio sarebbero già iniziati e si starebbero già identificando – in una fase exclusivamente tecnica – un ventaglio di interventi per consentire di trovare le risorse e le coperture.

Un lavoro che ovviamente finalizzato alle future misure del governo giallo-verde ma che potrebbero essere utili anche per trovare le coperture di provvedimenti che potrebbero essere ipotizzati da un futuro governo.

Il nodo Iva è chiaro a tutti. L’ultima legge di Bilancio ha previsto che da gennaio, se non verranno trovati tagli o risparmi adeguati, scatterà un aumento di 23 miliardi: i beni tassati con l’aliquota del 10% subirebbero un prelievo del 13%, quelli ora al 22% salirebbero al 25,2%.

É già accaduto nel passato che il governo, nell’attesa di trovare tutte le risorse, abbia bloccato solo per alcuni mesi gli aumenti. In due casi, poi, il rincaro previsto inizialmente per gennaio è scattato solo da ottobre: dal 20 al 21% durante il governo Berlusconi del 2011, dal 21 al 22% con il governo Letta del 2013.

Il decreto ipotizzato sarebbe però diverso e, ovviamente, sarebbe solo un’ultima ratio se non si dovesse riuscire a realizzare la manovra di Bilancio. Il nodo, anche se ci sarebbe un giudizio tecnico di fattibilità, è quello dell’articolo 81 della Costituzione, che richiede una copertura dei provvedimenti.

Il ricorso all’indebitamento è considerato solo in caso di eventi eccezionali – e certo il ricorso all’esercizio provvisorio lo sarebbe – o per un rallentamento economico – che di fatto c’è – ma richiede una autorizzazione preventiva delle Camera con maggioranza assoluta dei componenti.

In ogni caso il possibile varo di un decreto “Ferma-Lancette” potrebbe essere un aiuto importante per il prossimo governo, che avrebbe più tempo per decidere come neutralizzare la stangata Iva che invece scatterebbe a gennaio.

(di Corrado Chiominto/ANSA)