Argentina: mercati calmi, scendono dollaro e “rischio Paese”

Casa di Cambio a Buenos Aires
Lo schermo di una Casa di Cambio mostra il prezzo del dollaro a Buenos Aires (El Clarin)

BUENOS AIRES. – Il peso argentino è tornato ad apprezzarsi contro dollaro del 7,9% oggi a Buenos Aires, accompagnato da una riduzione di 200 punti del “rischio Paese”, per effetto delle prove di dialogo fra il presidente Mauricio Macri e il vincitore delle primarie presidenziali di domenica scorsa, il peronista Alberto Fernandez.

Dopo tre giorni di fuoco per l’economia argentina seguiti all’inattesa ampia sconfitta del capo dello Stato nel pre-test delle elezioni di ottobre, l’accettazione da parte di Fernandez ieri sera di un incontro con Macri, e la sua dichiarazione oggi che il dollaro a 60 pesos “è ad un livello giusto”, hanno calmato le acque e rasserenato il mondo della finanza.

La Banca centrale (Bcra), intanto ha spinto gli istituti bancari pubblici e privati a vendere dollari, per cui il biglietto verde è sceso a 59,95 pesos. Inoltre, per trattenere il risparmio in pesos e scoraggiare la sua corsa tradizionale verso il dollaro, il Bcra ha alzato ancora i tassi di interesse sui titoli in moneta locale, portandoli a 75%.

Per questo nel complesso le tensioni nei mercati hanno mostrato un retrocesso, come testimoniato anche dalla flessione del “rischio Paese” dai 1,946 di ieri ai 1.780 odierni.