Crolla fiducia investitori tedeschi, mai così dal 2011

Borsa di Francoforte
La borsa di Francoforte. (La Repubblica)

MILANO.- La Locomotiva tedesca è sul binario morto. L’indice Zew che misura le aspettative degli investitori ad agosto è crollato a 44,1 punti sotto lo zero, dai -24,5 di luglio. Una vera e propria tempesta, che ha portato le pagine del calendario indietro al 2011.

Gli analisti, del resto, si aspettavano sì un passo indietro, ma limitato a quota -28 punti.  Un dato che nella prima parte della seduta ha spaventato anche le Borse, appesantite già dalle tensioni valutarie e sui dazi tra Usa e Cina, dalle proteste in corso a Hong Kong e dalla crisi scoppiata nuovamente in Argentina, con la piazza di Buenos Aires crollata di quasi il 50% nella vigilia.

I mercati poi hanno girato in positivo, grazie ai segni di distensione sui dazi tra Usa e Cina, mentre le difficoltà dell’economia tedesca sono rimaste tutte, con l’epilogo del calo delle stime sul 2019 del colosso chimico Henkel, che ha perso in Borsa a Francoforte il 7,5% a 77,6 euro euro.

Un clima rovente appesantito dal rialzo dell’inflazione in luglio dell’1,7%, ancora lontano dalla soglia di “benessere economico” indicata dalla Bce al 2% circa. Un dato, quello tedesco, drogato poi dalla siccità estiva, con un rialzo del 2,1% dei prodotti alimentari e dell’11% dell’ortofrutta, non certo dovuto alla ripresa economica.

Per la fiducia degli investitori tedeschi del resto è il quarto calo consecutivo e l’economia tedesca è vista in contrazione dagli analisti nel secondo trimestre, proprio per gli effetti della guerra commerciale tra Cina e Usa.

Secondo il presidente dell’istituto Zew Achim Wamblach le cause del rallentamento della corazzata tedesca sono da ricercare nella “recentissima escalation della guerra commerciale, dal rischio di svalutazioni competitive e dall’aumentata probabilità di una fuoriuscita della Gran Bretagna dall’Ue senza accordi”.

Secondo Wamblach “tutto ciò porterà ad ulteriori difficoltà per lo sviluppo delle esportazioni tedesche e della produzione industriale”.

Tra gli analisti prevale il pessimismo con un possibile ulteriore ribasso dell’economia tedesca a fine anno,  secondo Jamie Rush di Bloomberg. Un clima cupo, quello di Berlino, che può influire negativamente sull’intero continente e che ha indotto la Bce di Mario Draghi a prepararsi per un ulteriore intervento per sostenere l’economia dell’eurozona.

(di Paolo Verdura/ANSA)