A Massa vietati gli abiti provocanti, polemica sul web

Una prostituta in minigonna in strada
Una prostituta in minigonna in strada

MASSA (MASSA CARRARA). – ‘Bufera’ sul web e non solo per un tweet di Alessandro Gassman con cui l’attore attacca l’amministrazione di Massa (Massa Carrara) – guidata dal sindaco di centrodestra Francesco Persiani – per le recenti disposizioni di polizia municipale, approvate lo scorso 25 luglio.

“Il nuovo regolamento del Comune di Massa prevede multe per chi mendica e per le donne che vestono in modo provocante. #ricoveratelasindaca” scrive Gassman. Pronta la replica del sindaco: “critiche ingiustificate” e “strumentalizzazione”.

Oggetto della polemica l’articolo 12 del nuovo regolamento di polizia municipale di Massa, dedicato al tema della prostituzione, che vieta di “porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo, ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo.

La violazione si concretizza con qualsiasi ulteriore atteggiamento o modalità comportamentali, incluso l’abbigliamento, suscettibili di ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione”.

Il tweet di Gassman è stato letto e ripubblicato da tantissimi fan e follower. All’attore ha fatto eco anche Fiorella Mannoia: “Ditemi che è uno scherzo. I cittadini di Massa accettano tutto questo?”.

Critiche “oltremodo ingiuste e ingiustificate se non addirittura sorrette da motivazioni di carattere politico ed ideologico” è la replica del sindaco Francesco Persiani. “Sono stati strumentalizzati alcuni termini contenuti nell’atto – sottolinea il sindaco – attribuendogli un significato ed una valenza arbitraria, frutto di un’interpretazione distorta”.

Il sindaco precisa che “il regolamento di polizia urbana è stato solamente adeguato e aggiornato alle nuove disposizioni adottate a livello nazionale”. “Ci spiace – osserva ancora – che si stiano strumentalizzando iniziative regolamentari”, “facendo assurgere a cronaca nazionale opinioni non soltanto infondate o non rispondenti al vero, ma soprattutto lesive dell’immagine di questa amministrazione e della città. Non mancheremo di valutare attentamente commenti e dichiarazioni e se ritenuti sussistenti i presupposti di legge, verranno segnalati all’autorità giudiziaria”.