Imprenditore: “Mancano specialisti, faccio scuola”

Il capannone di un'industria meccanica con apprendisti.
Il capannone di un'industria meccanica con apprendisti.

FUCECCHIO (FIRENZE). – “La mia azienda rischia di chiudere senza ricambio di tecnici specializzati” perciò “voglio creare un’accademia per la meccanica per non disperdere il sapere. Io ci metto le macchine, l’esperienza, i docenti, i locali, alle istituzioni il compito di metterci il resto”.

Questo l’appello di Ivo Mancini, imprenditore di Fucecchio del settore meccanico che ha fatto conoscere la sua iniziativa al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca). A 84 anni nel dicembre scorso ha aperto, a sue spese, una scuola di meccanica dentro le sue aziende, Futura Lavorazioni Meccaniche e C.M. Tannery a S.Croce sull’Arno (Pisa), nel distretto del Cuoio.

L’obiettivo è formare ‘in casa’ tecnici specializzati per dare continuità alle proprie aziende che si occupano prevalentemente di realizzazione e manutenzione di macchine per il settore conciario (14 milioni di fatturato annuo, 85% di export, quasi 40 addetti).

“Senza una formazione adeguata di nuove leve professionali – spiega – l’azienda in cui lavora la seconda generazione della famiglia rischia la chiusura nel giro di dieci anni per assenza di dipendenti specializzati”.

La scuola di Mancini è in un capannone e ha una decina di apprendisti. Mancini ha dovuto fare così perché, dice lui stesso,”l’attuale sistema formativo regionale e nazionale, composto da una miriade di istituzioni, scuole, agenzie accreditate, enti e associazioni di categoria, non è abbastanza efficiente affinché chi si avvicina a questo mestiere possa poi davvero padroneggiarlo”.

“Serve un intervento legislativo affinché le scuole possano destinare meglio gli studenti alle aziende tipo le mie – spiega Ivo Mancini – e affinché gli imprenditori come me possano avere strumenti maggiori, rispetto agli attuali stage, cosicché un giovane possa apprendere senza costi eccessivi per l’impresa. Inoltre è necessario che già dalla scuola secondaria di primo livello (le medie per intendersi) gli studenti possano entrare in azienda e iniziare a capire il mestiere in modo da sceglierlo, eventualmente, come proprio”.

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