Ventimila in fuga dall’Albania: 28 anni fa Vlora a Bari

La nave Vlora, attraccata al porto di Bari, scarica immigrati albanesi.
La nave Vlora, attraccata al porto di Bari, scarica immigrati albanesi.

BARI. – Scappavano dalla povertà e da un Paese finito nel caos dopo la caduta del regime comunista di Enver Hoxha. Avevano raggiunto con ogni mezzo di fortuna il porto di Durazzo dove avevano preso d’assalto un vecchio mercantile costringendo il comandante a salpare verso l’Italia che per loro rappresentava la terra promessa.

Sbarcarono in circa 20.000 nel porto di Bari la mattina dell’8 agosto del 1991, dopo avere forzato il blocco di motovedette e pattugliatori, e sotto gli occhi sbigottiti dei pochi baresi rimasti in città che non riuscivano a credere che quella carretta del mare stracolma di una umanità che ricopriva intermente il ponte, potesse ancora galleggiare.

Il nome di quella nave, Vlora e le immagini di quel fiume di persone che cominciò a lanciarsi in mare prima ancora dell’attracco e dopo si riversò sulla banchina sotto un sole cocente, fecero il giro del mondo e rimasero per sempre impresse nella memoria dei baresi. Erano migliaia, giovani e anziani, mamme con bimbi piccolissimi e interi nuclei famigliari partiti anche con i nonni. Avevano portato con sè solo i vestiti.

Erano disperati ma quasi tutti parlavano italiano ed erano convinti di avere raggiunto finalmente un posto dove ricominciare con vita migliore. Per alcuni di loro è stato così, ma non per la stragrande maggioranza che, dopo essere stata ammassata all’interno del vecchio stadio, senza servizi igienici e dove gli elicotteri lanciavano dall’alto acqua e panini, fu rimpatriata forzatamente nel giro di pochi giorni.

Proprio le modalità di gestione di quella emergenza furono fonte di tensione tra il capo dello Stato Francesco Cossiga, e il sindaco Enrico Dalfino che chiedeva un trattamento più umano per quella gente disperata. “Sono persone, persone disperate. Non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza”, disse scatenando le ire di Cossiga.

Oggi quella frase, che già campeggia in caratteri Morse sulla facciata di una casa di edilizia popolare sul lungomare nord di Bari, sarà lanciata nell’etere con un messaggio radiotelegrafato. L’anniversario dello sbarco di 28 anni fa è stato ricordato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “se la nave Vlora fosse arrivata oggi, l’8 agosto 2019, invece che nel 1991, a due giorni dall’approvazione del Decreto Sicurezza bis, cosa sarebbe successo? Per motivi di sicurezza nazionale lo Stato italiano avrebbe lasciato 20mila migranti in mare”.

(di Paola Laforgia/ANSA)