Un quarto della popolazione mondiale rischia la crisi idrica

Donne in un pozzo in India
Due donne attingono acqua da un pozzo nella India.(Il giornale.it)

NEW YORK.- L’acqua non è una risorsa inesauribile, tanto che 17 paesi, dove si trova un quarto della popolazione mondiale, rischiano di rimanere a secco. L’allarme arriva da uno studio dell’organizzazione World Resources Institute, con sede a Washington, secondo cui nazioni come India, Iran e Botswana sono sottoposte attualmente ad uno stress idrico “estremamente elevato”, il che significa che stanno usando quasi tutta l’acqua che hanno a disposizione, e potrebbero rimanere senza.

Nella lista degli stati più a rischio ci sono anche San Marino, Qatar, Israele, Libano, Giordania, Libia, Kuwait, Arabia Saudita, Eritrea, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Pakistan, Turkmenistan e Oman, ma pure San Marino, all’11/o posto. L’Italia è nella seconda fascia, quella a rischio “alto”, al 44/o posto su 164.

Nelle zone che fanno parte della “lista nera”, “il sistema agricolo, quello industriale e dei comuni consumano oltre l’80% dell’acqua in superficie e sottoterra disponibile in un anno medio”. E quando la domanda rivaleggia con l’offerta a questi livelli, anche piccoli periodi di siccità possono avere “conseguenze disastrose”.

Alcuni di questi sono paesi aridi, altri stanno sperperando le loro riserve, altri ancora si affidano troppo alle falde acquifere, che invece dovrebbero essere preservate per i rifornimenti in momenti di siccità.

Nelle nazioni ad alto rischio – di cui 12 su 17 sono in Medio Oriente e Nord Africa – ci sono grandi città che recentemente hanno dovuto affrontare gravi carenze idriche, tra cui San Paolo in Brasile, Chennai in India e Cape Town in Sud Africa.

Quest’ultima nel 2018 ha quasi raggiunto quello che viene chiamato “Day Zero”, ossia il giorno in cui tutte le sue dighe rimarrebbero all’asciutto.

I dati raccolti nel dossier dell’istituto di Washington mostrano anche che oltre un terzo delle principali aree urbane con oltre 3 milioni di persone è sottoposto a stress idrico elevato o estremamente elevato. Tra queste ci sono Nuova Delhi, Los Angeles, San Diego, Città del Messico, Mosca, Pechino e Madrid.

“In futuro probabilmente vedremo molti “Day Zero” -, ha spiegato Betsy Otto, che dirige il programma globale per l’acqua presso il World Resources Institute -. L’immagine è alarmante in molti posti in tutto il mondo”.

(di Valeria Robecco/ANSA)