Le ossessioni di Connor, il killer di Dayton

Strage a Dayton
Scarpe dei deceduti stese nella strada nel luogo della strage di Dayton, USA. (Sky Tg24)

WASHINGTON. – Connor Betts era all’ultimo anno di liceo e già si capiva che in lui c’era qualcosa che non andava. Certo nessuno poteva immaginare che a 24 anni sarebbe diventato l’ennesimo protagonista di una strage di massa in America, uccidendo 9 persone e ferendone altre 27 a Dayton, in Ohio.

Ma gli ex compagni della Bellbrock High School di Allen, a mezzora di macchina da Dallas, ricordano ora segnali inquietanti, come quando Connor fu sospeso per essere stato trovato con una lista di persone da aggredire violentemente e di ragazze da stuprare. Tutto su un foglio di carta scarabocchiato presto dimenticato. Ma un episodio a cui ne seguirono altri, tanti campanelli d’allarme che oggi appaiono sottovalutati.

“Per me non è un mistero”, ricorda qualcuno che frequentava la scuola con Connor, spiegando come più volte anche la polizia fu informata dei deliri del ragazzo. Una ex compagna ricorda come Connor le disse di avere una fantasia: quella di legarla e di sgozzarla. Poi lui stesso si mostrava spaventato da ciò che diceva e alcuni ragazzi tentarono anche di aiutarlo a superare quella ossessione fatta di uccisioni e di morti.

Sulle motivazioni che hanno spinto il ragazzo alla strage di Dayton gli investigatori brancolano ancora nel buio. E se per il massacro di El Paso dove sono morte 22 persone appare sempre più chiaro come il 21enne Patrick Crusius sia stato animato dall’odio per gli immigrati dal Centro America, come dimostra il manifesto rinvenuto sui social, per Connor non è ancora chiaro quale sia stata la molla che ha spinto ad uccidere.

E da chiarire c’è anche la morte della sorella Megan, 22 anni, che era uscita con lui e poi aveva proseguito la serata per conto suo. Il capo della polizia della città dell’Ohio ha spiegato che al momento non si sa se il killer l’abbia uccisa intenzionalmente o non si sia accorto della sua presenza nel luogo della strage.

Megan è stata una delle prime vittime ad essere raggiunta dai colpi che tra morti e feriti hanno falciato oltre 30 persone in meno di 30 secondi. E poteva andare molto peggio, ha spiegato sempre la polizia, che ha appurato come il ragazzo avesse con se oltre 250 munizioni: se non fosse stato abbattuto dagli agenti intervenuti il bilancio sarebbe stato di certo più pesante.

Il presidente Donlad Trump, parlando alla nazione in diretta tv, ha definito Connor un “mostro” divorato da una malattia mentale. Resta da chiedersi come una persona con tali problemi psichici possa essere in grado di acquistare online un fucile calibro 223 da un rivenditore del Texas.

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