Carabiniere ucciso, padre di Elder a Roma: “Voglio rivederlo, sono preoccupato”

Christian Gabriel Natale Hjorth uno dei due cittadini americani fermato per l'omicidio del vicemaresciallo Mario Cerciello Rega, bendato, con le mani legate e il capo chinato
Christian Gabriel Natale Hjorth uno dei due cittadini americani fermato per l'omicidio del vicemaresciallo Mario Cerciello Rega, bendato, con le mani legate e il capo chinato, 28 luglio 2019 ANSA

ROMA. – Il padre del ragazzo americano Finnegan Lee Elder è a Roma per rivedere suo figlio, in carcere per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. E a giungere a Regina Coeli, nel frattempo, è un altro papà, Fabrizio Natale, genitore del secondo giovane californiano coinvolto, Christian Gabriel Natale Hjorth. Quest’ultimo è protagonista della foto che lo ritrae bendato nella caserma dei carabinieri, un’immagine che è arrivata oltreoceano.

Un incontro tra padre e figlio definito dagli avvocati molto duro per entrambi. “Non si dà pace per quello che è successo. Ma lui è innocente”, ha spiegato Natale. Dopo un volo durato diverse ore, Ethan Elder, il padre del ragazzo accusato di essere l’autore materiale dell’omicidio, è invece arrivato in Italia da Oakland sfogando preoccupazione per le condizioni di suo figlio e annunciando un possibile cambio di rotta della strategia difensiva, che sarebbe stata suggerita dallo stesso consolato americano, a cominciare dalla sostituzione degli avvocati. “Voglio vedere mio figlio, siamo preoccupati”, ha detto.

Il caso del carabiniere ucciso lo scorso 26 luglio prosegue intanto a colpi di rivelazioni e versioni contrastanti, che per il momento non sciolgono alcune contraddizioni: “Non sono un intermediario di pusher né un informatore delle forze dell’ordine e non ricordo di aver detto che gli aggressori fossero magrebini”, ha precisato Sergio Brugiatelli, l’uomo a cui i due ragazzi americani indagati rubarono lo zaino per poi chiedere il ‘cavallo di ritorno’ determinando l’intervento dei carabinieri.

Nelle ultime ore c’è stato un nuovo sopralluogo nella stanza dell’hotel dove alloggiavano Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth. L’obiettivo è individuare e repertare le tracce biologiche e impronte digitali per ricostruire i movimenti dei due ragazzi californiani nella stanza 109 dell’hotel in zona Prati. Gli investigatori puntano, in primo luogo, ad individuare le tracce papillari nella zona del controsoffitto dove era stato nascosto il coltello di tipo militare utilizzato da Elder per colpire Cerciello.

In quegli stessi momenti è atterrato in Italia il padre di Finnegan Lee Elder: “La prima cosa che vorrei sapere è quale è la prassi burocratica per poter rivedere in carcere mio figlio”, ha detto Ethan Elder appena atterrato a Fiumicino. L’uomo, che si trova attualmente in un hotel di lusso nella Capitale, ha parlato anche della decisione di cambiare legale, “dovuta ad un cambio di strategia voluto dalle autorità consolari americane. Immagino che tutte le possibilità saranno valutate”, ha concluso.

Ethan Elder si è detto anche “molto preoccupato” per la salute del figlio, alla luce della “foto di Natale Hjorth bendato vista su vari siti. Spero che mio figlio sia assistito da un medico. Mia moglie è disperata. Siamo stati rassicurati e ci è stato detto che non è stato maltrattato”.

A incontrare il figlio a Regina Coeli è stato il padre di Christian Gabriel Natale Hjorth. “Mio figlio non si dà pace per quello che è successo – ha detto Fabrizio Natale – ma siamo tutti anche pienamente convinti della sua innocenza”. Sul caso di Gabriel Natale Hjorth, ritratto in una foto in cui si vede bendato poco dopo essere stato portato in caserma, il padre si dice convinto che “se ci sono responsabilità saranno accertate dai pm di Roma”.

Intanto la procura militare di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti in cui si ipotizza il reato di ‘divulgazione di notizie segrete o riservate’. Un “atto che doveva essere rappresentato alle autorità competenti e non certo divulgato sui social”, ha detto all’ANSA Antonio Sabino, procuratore militare di Roma, che mantiene lo stretto riserbo sul caso.

Sul fronte delle indagini della Procura di Roma è invece emerso che, tra gli atti acquisiti dai magistrati di piazzale Clodio c’è anche l’elenco dei turni di presenza in servizio della Stazione Farnese. Una acquisizione, insieme ad altri documenti, che ha l’obiettivo di certificare la presenza in turno di Cerciello dalla mezzanotte alle 6 di mattina del 26 luglio insieme al collega Andrea Varriale. Per il vicebrigadiere l’ultimo della sua vita.

(di Lorenzo Attianese/ANSA)

Lascia un commento