TORINO. – I tre gol dell’andata non bastano per Walter Mazzarri a garantire la qualificazione del Torino al terzo turno preliminare di Europa League. “Non è finita: nel suo stadio il Debrecen si trasforma, tenteranno il tutto per tutto per ribaltare il risultato”, dice il tecnico granata, che invita Belotti e compagni a “non pensare al risultato dell’andata”.
“C’è un rettangolo di gioco e bisogna prevalere sull’avversario”, sottolinea allontanando i discorsi di mercato. “Siamo contati, ma i giocatori a disposizione mi danno ampie garanzie. Pensiamo alla gara di domani – ribadisce – per il mercato abbiamo ancora un mese”.
Rispetto agli undici in campo una settimana fa, non c’è Iago Falque, infortunato. “I cambi principali sono Zaza, Rincon, Millico. Uno di loro giocherà, decidiamo domani”, taglia corto Mazzarri che, nella pancia dello stadio Nagyerdei, allontana con un sorriso le domande dei giornalisti.
“La formazione non ve la dico. Mi chiedete sempre di Zaza. E’ in forma, ma tutta la squadra ha fatto bene all’andata, perché il Debrecen è una signora squadra e se non siamo riusciti a farli esprimere è merito di tutti”.
Aver fatto bene all’andata non cambia nulla anche per Cristian Ansaldi, tra i migliori nella partita del Moccagatta. “Quest’anno sono riuscito a fare un ritiro precampionato intero, senza intoppi di qualsiasi tipo, non mi capitava da 5-6 anni e in campo si vede: grazie a Dio sto bene, soprattutto dal punto di vista fisico”, dice l’argentino.
“Mi aspetto un Debrecen che spinga molto, sono molto abili nelle ripartenze – è l’analisi del laterale – Dobbiamo stare attenti a non perderé l’equilibrio”.
Mazzarri ha preparato la partita nei dettagli. “Il mister per noi è molto importante. E’ fondamentale, per un giocatore, che tutto quel che il mister trasmette entri nella testa. E questo lui lo sa fare alla perfezione. Ora dobbiamo continuare a dimostrare in ogni partita che sappiamo fare quello che ci chiede, per tornare soddisfatti a casa”.
“C’è un bel connubio tra noi – conferma il tecnico granata – Dobbiamo entrare in campo e fare la nostra partita, provando a imporci. Per noi la vittoria deve essere una cosa normale, non una eccezione. Dunque – conclude – testa al lavoro e massima concentrazione”.