ROMA. – Il governo dello stato di Parà, in Brasile, ha pubblicato la lista con i nomi dei 57 detenuti uccisi lunedì nel massacro avvenuto in una prigione ad Altamira, nel nordest dello stato.
Come riportato dal sito G1, prima della pubblicazione della lista, i familiari dei prigionieri del Centro di recupero regionale di Altamira si erano lamentati dell’incertezza sulle condizioni dei loro parenti detenuti, e si erano radunati davanti alla prigione in attesa di informazioni.
Il massacro è avvenuto per uno scontro tra fazioni criminali all’interno della prigione. I leader dell’organizzazione Comando Classe A hanno dato fuoco a una cella in cui si trovavano alcuni membri del Comando Vermelho.
Quello di ieri è uno dei più grandi massacri nelle prigioni del Brasile da quello avvenuto nel penitenziario Carandiru nel 1992. In quell’occasione, 111 detenuti furono uccisi nella prigione, che si trova nella zona nord di San Paolo. Nel maggio di quest’anno, 55 prigionieri sono stati uccisi in due giorni di rivolte nelle carceri dell’Amazzonia.
Nel luglio di quest’anno, il Consiglio nazionale di giustizia (Cnj) aveva ispezionato la prigione di Altamira, scoprendola in condizioni “terribili” e sovraffollata. Parlando del massacro, Amnesty International ha dichiarato in una nota che quanto accaduto è “un riflesso di un sistema carcerario sovraffollato e un modello di sicurezza pubblica scadente”.
In un video pubblicato sui social network, il governatore del Pará, Helder Barbalho, ha dichiarato che la sua amministrazione si impegnerà a “salvare la nostra struttura carceraria, che purtroppo si trova in una situazione precaria”.
