Si risveglia mercato della casa (+8%), al top dal 2010

Case sull' isola di Capri
Case affacciate sul mare nell' isola di Capri. (Dreamstime)

ROMA.  – In città o al mare, al lago o in montagna, gli italiani tornano a comprare casa. Il 2019 inizia con una crescita tendenziale delle compravendite dell’8% nel primo trimestre che porta il settore immobiliare al di sopra del livello del 2010, secondo i dati Istat.

Due milioni e mezzo di famiglia progettano poi di comprare casa nei prossimi anni, stima Nomisma, che ha curato con Fimaa-Confcommercio l’Osservatorio immobiliare turistico 2019.

“Gli italiani tornano a mettere al centro dei propri desideri la casa di villeggiatura al lago o al mare, incoraggiati dai prezzi convenienti”, sintetizza il presidente della Federazione italiana mediatori agenti d’affari, Santino Taverna, in conferenza stampa.

Gli acquisti di case per le vacanze sono aumentate del 6,1% nel 2018 mentre i prezzi si stanno stabilizzando e sono in calo dell’1,8% nel 2019, dopo aver perso circa il 20% da prima della crisi e il 2,5% lo scorso anno.

Tra le Regioni il Friuli Venezia Giulia registra l’unico aumento delle quotazioni su scala nazionale, mentre il Lazio e la Liguria vedono i cali peggiori. Così Santa Margherita Ligure, per la prima volta dal 2013, deve rinunciare al primato della località turistica più esclusiva e con una riduzione dei prezzi del 6,8% scivola in quarta posizione.

Capri conquista così la corona di località regina delle case di villeggiatura. Per comprarsi un appartamento sull’isola bisogna essere pronti a sborsare 12.700 euro al metro quadro, un valore superiore di quasi sei volte al prezzo medio di un’abitazione turistica in Italia (2.134 euro).

Al secondo posto c’è Forte dei Marmi (Lucca) e al terzo Madonna del Campiglio (Trento) mentre quotazioni al di sopra dei 10 mila euro al metro quadro contraddistinguono anche Courmayeur (Aosta) e Cortina d’Ampezzo (Belluno).

Se i  prezzi per l’acquisto delle case vacanze vedono ancora il segno meno e consentono qualche buon affare, per le locazioni i canoni aumentano dell’1,3%, spinti dalla forte domanda turistica. Ad agosto la spesa media per una settimana in affitto al lago raggiunge 885 euro, al mare 740 e in montagna 680 euro.

Un segnale contrastante in questo contesto di recupero del mercato, arriva dai mutui che, secondo i dati Istat, si riducono nel primo trimestre (-0,8% dal trimestre precedente) pur crescendo del 3,6% su base annua.

Su base congiunturale il calo interessa soprattutto il Sud (-3,4%) mentre riduzioni più lievi si registrano nella altre aree: -0,9% nel Nord-Ovest, -0,7% nel Nord-Est, e -0,3% nelle Isole.

Segno positivo invece al Centro dove su base annua i mutui risultano in crescita dell’8,5%. E’ così che l’Italia centrale nel primo trimestre 2019 – secondo l’Istat – supera di 4,5 punti percentuali i valori medi del 2010, sottolinea l’Istituto di statistica.

I dati rimangono comunque positivi. Tanto che l’Osservatorio Fimaa conclude evidenziando che “si è ulteriormente consolidato il recupero del mercato immobiliare anche nelle località turistiche, seppure in un contesto di fragilità e incertezza” con rischi di “perdurante debolezza e ricadute” per i territorio ancora poco conosciuti da un punto di vista turistico. Insomma “c’è una ripresa, e se dalla politica ci fosse una maggiore attenzione, il settore immobiliare potrebbe diventare la locomotiva del Paese”, assicura il presidente della federazione, Santino Taverna.

 

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