Pressing Usa sull’Europa per la missione nel Golfo

Cacciatorpediniere HMS Duncan nel Golfo di Hormuz
Il cacciatorpediniere della Royal Navy, HMS Duncan, nelle acque del Goldo Persico. (DW)

ISTANBUL. – Una richiesta ufficiale a Germania, Francia e Gran Bretagna per partecipare a una missione per la sicurezza navale nello Stretto di Hormuz. Mentre l’idea di Londra di un’iniziativa a guida europea resta al palo dopo il cambio della guardia a Downing Street, gli Stati Uniti rilanciano il loro piano per creare una coalizione contro la “minaccia dell’Iran” all’ingresso del Golfo Persico.

“Abbiamo chiesto formalmente alla Germania, insieme a Francia e Regno Unito, di assicurarci aiuto a fronte dell’aggressione iraniana”, ha spiegato una portavoce dell’ambasciata americana a Berlino. Un invito che si scontra con la freddezza dell’esecutivo di Angela Merkel sulle iniziative che possano provocare ulteriori tensioni nella regione.

La Germania “non ha finora promesso nessun contributo”, ha replicato il suo ministro degli Esteri Heiko Maas, che già aveva escluso una “partecipazione alla strategia di massima pressione” di Donald Trump. E anche Parigi si è sfilata.

Ma dopo settimane di discussioni a seguito dei controversi sabotaggi di cargo e petroliere, per cui gli Usa e i loro alleati hanno accusato Teheran, arrivano ora le richieste ufficiali di adesione. Tra i Paesi invitati a partecipare, secondo fonti concordanti, c’è anche il Belgio.

Intanto, nello Stretto di Hormuz la tensione resta alta anche per la “guerra delle petroliere” tra Teheran e Londra. Un eventuale scambio delle rispettive navi bloccate – l’iraniana Grace 1, fermata a inizio luglio a Gibilterra, e la britannica Stena Impero, sequestrata dai Pasdaran quasi due settimane fa all’ingresso del Golfo – è stato escluso anche dalla Repubblica islamica, dopo lo stop del nuovo ministro degli Esteri di Sua Maestà, Dominic Raab.

“Impossibile proporre un quid pro quo o un baratto delle navi del Regno Unito e iraniana, come suggeriscono alcuni media britannici. Il Regno Unito ha sequestrato illegalmente la nave che trasportava petrolio iraniano, mentre la nave britannica è stata sequestrata per violazione di alcuni regolamenti chiave di sicurezza”, ha scritto su Twitter l’ambasciatore iraniano a Londra, Hamid Baeidinejad.

Ma si registra anche qualche apparente segnale di distensione. Dopo un’interruzione di sei anni, sono ripresi a Teheran i colloqui diretti sulla sicurezza nel Golfo tra le guardie costiere di Iran ed Emirati Arabi Uniti, alleati forti degli Usa in Medio Oriente.

(di Cristoforo Spinella/ANSA)

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