Italiani all’estero: ipotesi sconti sulle tasse Imu e Tasi

Un modellino di casa e foglietti con la srcitta Imu e Tasi dalle finestre.
Un modellino di casa e foglietti con la srcitta Imu e Tasi dalle finestre.

ROMA. – La commissione Finanze non smette di lavorare alla ‘nuova Imu’ e dal Mef sta già ottenendo le prime cifre utili a stabilire le coperture per togliere o ridurre la tassazione per casi specifici, che il primo firmatario della proposta, il leghista Alberto Gusmeroli, definisce “particolari”.

Il ministero dell’Economia per ora ha quantificato due “fattispecie”: quella relativa agli immobili inagibili, che vale 57 milioni, e quella in cui ricadono i cittadini italiani residenti all’estero, pari invece a 247 milioni. In tutto quindi poco più di 300 milioni ma c’è da fare i conti ancora su altre categorie, come quella dei negozi sfitti, considerati dalla Lega una priorità.

All’inizio l’idea si limitava a una semplificazione, unificando Imu e Tasi in un solo tributo. Poi le ambizioni sono cresciute e Gusmeroli ha aperto a “tagli chirurgici”, riservati a categorie ad hoc, appunto immobili inagibili, stabili occupati abusivamente, locali sfitti ma anche case di lusso che in realtà non sarebbero più tali. Da ultimo si è puntato ancora più in alto, proponendo di abolire del tutto la Tasi, visto che rappresenterebbe una parte marginale della tassazione sul ‘mattone’: 1,1 miliardi.

Il tutto, stando sempre a quanto dichiara il leghista, potrebbe essere finanziato in manovra “recuperando le risorse dal sommerso, pari a 5,1 miliardi”. Ma come? Per il padre della ‘nuova Imu’ la risposta è già pronta: “inviando al cittadino l’F24 precompilato o inserendo il dato dell’Imu nel 730”. L’idea di semplificare i vari tributi locali piace anche alla viceministra dell’Economia, la pentastellata Laura Castelli, che ha parlato di una “local tax”.

Una sortita che però ha provocato la reazione leghista. Il sottosegretario al Mef Massimo Bitonci ha infatti subito rivendicato la paternità del progetto. Detto ciò via XX Settembre sembra allineata sul sì a un’unificazione Imu-Tasi. Ridurre l’imposizione è un discorso diverso ma Gusmeroli ci crede. “Tolte le maggiorazioni per la Tasi resterebbero da trovare solo 830 milioni, dobbiamo poi vedere le stime del Mef sulle varie fattispecie da esentare anche dall’Imu”.

Per gli immobili inagibili la cifra dei 57 milioni rappresenta una valutazione massima, perché non include eventuali sconti già fatti. Per chi vive all’estero si potrebbe circoscrivere il beneficio a chi possiede immobili in municipi sotto i 5 mila abitanti. Il Mef ha fornito anche la stima sulle dimore di lusso, in tutto 85 milioni. Ma le ultime indiscrezioni suggeriscono che l’agevolazione potrebbe interessare esclusivamente la categoria degli appartamenti.

(di Marianna Berti/ANSA)

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