Francia, ritrovato il sottomarino fantasma

Sottomarino "Le Minerve"
Il sottomarino "La Minerve", scomparso nel 1968.(Tgcom24)

PARIGI. – Il mare nasconde ma non ruba. Il relitto di La Minerve, un sottomarino della Marina francese scomparso nel 1968 con 52 persone a bordo, è stato finalmente ritrovato al largo di Tolone. Ad annunciare il lieto fine dopo mezzo secolo di interrogativi è la ministra francese dell’Esercito, Florence Parly.

“Abbiamo appena ritrovato la Minerve. E’ un successo, un sollievo ed una prodezza tecnica”,  ha scritto questa mattina su Twitter, rivolgendo il suo pensiero “alle famiglie che attendevano questo momento da così tanto tempo”.

Il relitto spezzato in tre punti è stato individuato ad una profondità 2.370 metri, a 18,5 miglia dal porto di Tolone, dalla nave Usa Seabed Constructor, giunta martedì scorso nella zona per contribuire alle ricerche. Il buon esito dell’operazione è stato reso possibile anche grazie ai droni d’appoggio dell’imbarcazione specializzata nell’individuazione di relitti, che dal cielo hanno localizzato il punto esatto in cui si trovava il Minerve.

Di proprietà della compagnia statunitense Ocean Infinity il Seabed Constructor è equipaggiato di telecamere sottomarine capaci di filmare fino a 6.000 metri di profondità. L’imbarcazione Usa già scovò le tracce di un altro sottomarino, il San Juan, scomparso con 44 uomini a bordo al largo dell”Argentina nel novembre 2018.

Era pieno inverno, il 27 gennaio 1968, quando il Minerve affondò in appena quattro minuti al largo di Tolone. Immediatamente scattarono le operazioni di ricerca, ma il relitto non venne mai ritrovato. Almeno fino ad oggi.

Rilanciate a inizio luglio su richiesta delle famiglie, le ricerche questa volta hanno dato buon esito, in meno di un mese. Avaria, collisione con un’altra nave, esplosione di un missile o di un siluro, incidente al sistema di areazione, per anni sono fioccate ipotesi sulle cause del disastro, ma nessuna è stata mai davvero davvero confermata.

Ora una risposta sembra più vicina e già dai primi elementi si possono “scartare ipotesi strampalate che hanno fatto soffrire le famiglie, come quella di un problema con i russi o un violento arrembaggio”, dichiara Thérèse Scheirmann-Descamps, vedova di uno dei marinai, Jules, scomparso il giorno dei suoi 29 anni.

Dopo 50 anni, la donna dichiara oggi di sentirsi “pervasa da una grande serenità, il fatto di sapere finalmente dove sono mio marito e tutti i suoi compagni. Non ci sono parole per descrivere questa emozione. Sono felice – conclude  – ma soprattutto rasserenata”.