Golf, The Open: Molinari c’è, bella reazione. Rabbia Wood

Molinari in un gesto di stizza
Molinari in un gesto di stizza

ROMA. – La reazione di Francesco Molinari e l’eliminazione, la delusione e i nuovi problemi fisici di Tiger Woods. Oltre alla resa di molti big mondiali come Rory McIlory e Bryson DeChambeau, e alle conferme di John Holmes e Shane Lowry. Questi i primi verdetti della 148/a edizione dell’Open Championship, il più antico (prima edizione nel 1860) evento del Grande Slam. A Portrush, in Irlanda del Nord, Molinari – campione uscente – recupera e, con 143 (+1) colpi, si porta in 58/a posizione riuscendo ad accedere alla fase finale (seppur finendo sulla linea del taglio) della rassegna grazie a una buona rimonta.

Niente da fare per Woods (148, +6), tornato ad accusare “forti dolori alla schiena”, che ha già annunciato la propria assenza al WGC FedEx St.Jude, gara del mini circuito mondiale in programma la prossima settimana (25-28 luglio) a Memphis (Tennessee). “Voglio solo tornare a casa – la rabbia del californiano – e prendermi un po’ di riposo. Tornerò in campo per i play-off della FedEx Cup. Sarò presto in lizza per vincere nuovi tornei, ma ci saranno altri momenti come questi dove purtroppo non potrò giocarmi le mie carte”. Epilogo amaro per Woods, uscito al taglio per la settima volta negli ultimi tredici Majors.

Invece allarme rientrato per Molinari, protagonista di un parziale di 69 (-2) dopo una prova caratterizzata da tre birdie e macchiata da un bogey alla 17. Obiettivo centrato – nel quarto e ultimo Major 2019 – dopo la falsa partenza di ieri. Il piemontese ha staccato così il pass per gli ultimi due atti della rassegna, ma la possibilità back-to-back resta però complicata.

Buon risultato per Nino Bertasio (143, +1) che, al debutto Major in carriera e con lo stesso score di Molinari, riesce a superare il taglio. Niente da fare, invece, per Andrea Pavan, eliminato (149, +7). Cadono star della disciplina come McIlroy (144, +2), DeChambeau (147, +5), Phil Mickelson (150, +8) e Jason Day (144, +2). Con McIlory che, a ventiquattrore da un autentico disastro sul green, ha dimostrato tutto il suo talento sfiorando una grande rimonta, rimasta incompleta. Con il pubblico di casa che ha voluto comunque premiarlo con una ovazione sul green della 18.

Sul percorso del Royal Portrush GC (par 71) l’americano John Bradley Holmes è stato agganciato in vetta, con 134 (-8), dall’irlandese Shane Lowry. Tra i campionissimi buone prove, tra gli altri, per Tommy Fleetwood (terzo con 135, -7), Justin Rose (quinto con 136, -6) e Brooks Koepka (ottavo con 137, -5), numero uno mondiale e specialista dei Major. La corsa alla Claret Jug è apertissima.

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