America in festa per i cinquant’anni dello sbarco sulla Luna

Sulla visiera del casco di un astronauta si specchiano la capsula e gli altri dell'equipaggio.
Sulla visiera del casco di un astronauta si specchiano la capsula e gli altri dell'equipaggio. (ANSA)

WASHINGTON. – Due astronauti dell’Apollo 11 e i familiari del terzo ricevuti alla Casa Bianca, l’obelisco del Washington Monument illuminato di sera come il razzo Saturn V in uno show spaziale, la tuta di Neil Amstrong restaurata e nuovamente esposta al pubblico dopo 13 anni: sono alcune delle iniziativa con cui l’America celebra il 50esimo anniversario dello sbarco sulla luna, che ricorre il 20 luglio.

“Domani è davvero un grande giorno, 50 anni fa abbiamo piantato una bella bandiera americana sulla luna”, ha detto trionfante Donald Trump ricevendo nello Studio Ovale Buzz Aldrin, Michael Collins e la famiglia di Armstrong (morto nel 2012). Ma il presidente già pensa al pianeta rosso: “Presto pianteremo la nostra bandiera su Marte”, aveva promesso nel suo discorso del 4 luglio per l’Independence Day.

Intanto la capitale americana ha assistito lungo il Mall ad uno spettacolo suggestivo organizzato dallo Smithsonian’s National Air and Space Museum. Il Washington Monument, monumento simbolo della città, è stato illuminato per essere trasformato nel razzo Saturn V che lanciò i primi tre uomini sulla luna. E nel weekend ci sarà uno show di luci che simulerà il lancio dell’Apollo 11, con tanto di countdown.

Verranno installati anche dei maxi schermi. Mike Pence invece renderà omaggio all’anniversario con una visita e un discorso domani al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida. Il vicepresidente ha già partecipato anche all’inaugurazione dell’esposizione all’Air and Space Museum di Washington Dc della tuta spaziale usata da Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla luna.

Presente anche l’amministratore della Nasa Jim Bridenstine e il figlio più vecchio dell’astronauta, Rick. La tuta, esposta con la polvere lunare lasciata su ginocchia, cosce e gomiti, è stata restaurata grazie a 500 mila dollari raccolti in soli cinque giorni. Era stata tolta alla vista del pubblico 13 anni fa per le sue condizioni deteriorate e per sistemarla sono stati necessari quattro anni.

“Armstrong è stato un eroe”, ha ricordato Pence, sottolineando che “il popolo americano esprime la sua gratitudine conservando questo simbolo di coraggio”.

Tra le altre iniziative quella di Collins, tornato nei giorni scorsi nel punto esatto da dove partì con la sua navicella spaziale, nel complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center. “E’ meravigliosa la sensazione di essere tornati”, ha osservato l’astronauta, che ha 88 anni e che rimase nel modulo di comando.

Poi ha raccontato le tensioni vissute dall’equipaggio quel giorno. Tutti erano fiduciosi ma sapevano anche che potevano morire. Tanto che l’allora presidente Richard Nixon commissionò anche un discorso, riaffiorato in questi giorni, in caso di tragedia.

Collins ha dato il via ai festeggiamenti in tutta l’America, soprattutto in quella legata alla vicenda dell’Apollo 11. Ad Huntsville, Alabama, dove fu sviluppato il razzo Saturn V, sono stati lanciati simultaneamente 4900 modelli di razzi, con oltre 1000 giovani che partecipavano al countdown e salutavano i missili rossi, bianchi e blu sparati nel cielo.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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