Scontri in Francia dopo match Algeria, quasi 300 fermi

Scontri a Parigi durante la festa della Presa della Bastiglia
Un agente di polizïa in mezzo a una nuvola di gas lacrimogeno presso la vía dei Champs-Elysees durante gli scontri il giorno della festa per la Presa della Bastiglia a Parigi (ANSA/AP Photo/Kamil Zihnioglu)

PARIGI. –  Sono quasi trecento le persone fermate per i disordini scoppiati nella notte tra domenica e lunedì in diverse città della Francia, soprattutto Parigi e Marsiglia, dopo la vittoria dell’Algeria in Coppa d’Africa. Nel totale dei 282 fermi, secondo il ministero degli Interni, sono comprese anche alcune persone legate agli incidenti del 14 luglio, la festa nazionale che ieri ha registrato scontri e proteste anche sugli Champs-Elysees.

Ieri sera, per festeggiare l’accesso alla finale, migliaia di tifosi dell’Algeria si sono riversati in strada come tre giorni prima dopo l’impresa nei quarti con la Costa d’Avorio. Una gioiamacchiata anche in questo caso da incidenti fra supporter algerini e forze dell’ordine esplosi, tra l’altro, sui Campi Elisi, dove sono state fermate 50 persone.

Tafferugli anche a Lione e Marsiglia, in particolare nel Vecchio Porto marsigliese, dove c’era un divieto di accesso e dove la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni. I pompieri di Marsiglia – uno dei loro mezzi è stato colpito dai facinorosi – hanno lanciato un appello alla “coscienza” di tutti per evitare un “dramma umano” come durante i quarti, quando un tifoso algerino ha perso il controllo della sua auto lanciata ad alta velocità travolgendo una mamma col bambino a Montpellier.

I nuovi disordini hanno innescato altre polemiche. “Le loro vittorie sono il nostro incubo”, ha tuonato il portavoce del Rassemblement National, Sébastien Chénu, secondo cui “ogni volta che c’è un match con l’Algeria ci sono problemi”.

Per il fedelissimo di Marine Le Pen, quello di ieri è stato un “14 luglio della vergogna”. E sempre a proposito di Rassemblement National, su Twitter, impazza il botta e risposta tra il calciatore star dell’Algeria, Riyad Mahrez, e Julien Odoui, un politico lepenista che ieri aveva auspicato la vittoria della Nigeria per scongiurare nuove devastazioni da parte dei tifosi bianco-verdi.

“Per impedire il proseguimento delle violenze e dei saccheggi, per evitare la marea di bandiere algerine, per tutelare la nostra festa nazionale, non attendete Castaner. Abbiate fiducia negli undici giocatori nigeriani!”, aveva scritto su Twitter, aggiungendo l’hashtag ‘Sostengo la Nigeria’.

Secca è arrivata la replica di Mahrez, autore dello straordinario gol su punizione che ha portato l’Algeria in finale: “Quella punizione era per te”, è stata la risposta, con tanto di faccine smiley morte dal ridere. Poi un più serioso invito alla Francia e all’Algeria a rimanere “insieme”, accompagnato dalle bandiere dei due Paesi.

(di Paolo Levi/ANSA)

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