Alitalia: salgono le quotazioni del Gruppo Toto. Il 15 luglio si chiude

Riccardo Toto, a nome del Gruppo Toto, conferma l'interesse per Alitalia.
Riccardo Toto, a nome del Gruppo Toto, conferma l'interesse per Alitalia.

ROMA. – Salgono le quotazioni di Toto come quarto socio della cordata Fs-Mef-Delta per rilanciare Alitalia mentre sullo sfondo resta sempre Atlantia. Per domani è previsto un suo cda ed è probabile che venga affrontato il tema Alitalia. La posizione di Toto si è rafforzata dopo l’incontro con il vicepremier, Luigi Di Maio, hanno spiegato fonti della maggioranza, confermando anche la scadenza del 15 luglio per presentare le offerte vincolanti per la compagnia. E per quanto riguarda un eventuale ingresso di Atlantia, lo stesso Di Maio ha detto: “Io non ho pregiudizi, ma sulla revoca della concessione si va avanti”.

Non è un dietrofront ma certo un cambio di rotta per il vicepremier grillino che solo un paio di settimane fa aveva dichiarato a Porta a Porta sollevando mille polemiche: “Mi lascino lavorare affinché si possa rilanciare un’azienda non con quelli a cui andiamo a revocare le concessioni”, spiegando che “se la mettiamo dentro Alitalia” una volta tolte le concessioni, Atlantia “si trascina a picco anche Alitalia, fa precipitare sostanzialmente gli aerei”.

Nella Newco Fs dovrebbe avere una quota di poco superiore al 35% e quella del Ministero dell’Economia del 15% così da dare allo Stato il controllo della nuova Alitalia, mentre all’americana Delta andrebbe una quota del 15%. Per cui resta da scegliere il quarto socio che metta almeno 300 milioni, pari a circa il 40% del capitale.

Sembrano fuorigioco il presidente della Lazio Lotito, al quale sono state chieste da Di Maio garanzie finanziarie e l’imprenditore German Efromovich, azionista di maggioranza di Avianca. La compagnia di bandiera colombiana è però parte dell’alleanza Star Alliance, concorrente diretta di Sky Team di cui fa parte Delta. Nelle ultime ore circola anche l’ipotesi di un ingresso in Alitalia sia di Toto che di Atlantia con una quota del 12% ciascuno.

In attesa che si delinei il quadro definitivo sulla cordata per rilanciare la compagnia, i sindacati ribadiscono la necessità di vedere un progetto serio. “Non discuteremo né di nuovi esuberi né di riduzioni di stipendi e diritti per i lavoratori. Su Alitalia vogliamo un piano industriale credibile, ormai non c’è più tempo”, ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini.

“Stiamo aspettando che finalmente arrivi questa data fatidica, per capire se alla fine c’è un piano industriale importante, che rilanci gli investimenti, apra e offra nuove rotte, garantisca un servizio di qualità ed una occupazione di qualità”, ha aggiunto la leader della Cisl Annamaria Furlan.

Intanto, però, sono scoppiate le polemiche sulla strategia del Governo gialloverde di dare a Fs e al Tesoro, quindi allo Stato, la maggioranza nella Newco. “Nonostante l’ottimo lavoro dei commissari, a distanza di un anno dall’insediamento del governo e dopo una nutrita serie di rinvii, la soluzione alla questione di Alitalia è la mancanza di soluzione”, afferma l’ex ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.

“Lo Stato diventa primo azionista e tanti saluti alle promesse, in particolare del M5S, che ‘mai più’ sarebbero stati usati soldi pubblici per Alitalia”, sottolinea Delrio. Per Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, si tratta di “un’operazione suicida ai danni del privato, impostata sullo statalismo e su un ritorno al passato”. Il presidente dell’Osservatorio sui trasporti (Onlit) Dario Balotta fa notare poi che per Alitalia “pagano sempre i contribuenti”.

(di Alfonso Abagnale/ANSA)