Governo: Fontana ministro degli Affari europei e Locatelli alla Famiglia

Il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana durante il Question Time alla Camera dei Deputati.
Il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana durante il Question Time alla Camera dei Deputati. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Lorenzo Fontana diventa ministro degli Affari europei e la deputata Alessandra Locatelli viene promossa ministro per la Disabilità e alla Famiglia. Con “uno spostamento e un’acquisizione”, annuncia il premier Giuseppe Conte, il governo “completa l’assetto e potrà proseguire la sua attività”.

Va in scena così, con il giuramento di Locatelli che ieri sera Conte aveva ‘sondato’ a Palazzo Chigi, un “mini rimpasto” gialloverde. Sia Conte, implicitamente, sia il M5s assicurano che è tutto qui, non si farà altro. “Non c’è rimpasto”, è la linea ufficiale anche della Lega. Ma in realtà il dossier non è chiuso, non solo perché ci sono sottosegretari da nominare ma anche perché in casa leghista resta la convinzione che Di Maio un pensiero a rimettere mano alla squadra dovrebbe farlo.

Deve essere Salvini a chiederlo, ribatte il M5s. Ma in casa pentastellata non si esclude in futuro qualche cambio in corsa anche tra i sottosegretari M5s. Di Maio li riunisce in serata a Palazzo Chigi, mentre Conte presiede un vertice con i ministri competenti sul tema migranti. Il premier avoca a sé la regia e prova a cercare una sintesi tra Matteo Salvini e i ministeri della Difesa, delle Infrastrutture, dell’Economia (cui fa capo della Guardia di finanza) e degli Esteri, che mal digeriscono le ingerenze del Viminale.

A fine vertice fonti della Difesa parlano di una riunione “proficua e distensiva”, dopo le tensioni per l’annuncio di Salvini di voler schierare la Marina militare fuori dai porti. Ma il tema resta incandescente: alta l’attenzione al decreto sicurezza bis. Non svelenisce di certo il clima la nomina dei due ministri che cade in un giorno di tensione, per la vicenda dei presunti finanziamenti russi alla Lega.

C’è imbarazzo nel governo, per la presenza del presidente dell’associazione Lombardia-Russia, Gianluca Savoini anche alla cena con Vladimir Putin cui hanno preso parte il premier e i vicepremier. Di Maio attacca ma non affonda il colpo. Ma le sue parole sulla purezza M5s rispetto agli altri partiti irritano profondamente i leghisti, persuasi che la vicenda Savoini sia solo uno dei tentativi in atto di frenare l’ascesa della Lega salviniana. Il timore, ammette qualche leghista, è che la vicenda non si sgonfi.

Di sicuro alza la tensione in un esecutivo, già solcato dalle divergenze sui diversi dossier, dal salario minimo, alla flat tax, all’autonomia, tema sul quale si annuncia un nuovo vertice non risolutivo. I toni dello scontro, è convinto più d’uno sia nel M5s che nella Lega, sono destinati ad alzarsi dopo il 20 luglio, quando si chiuderà ufficialmente la finestra del voto a settembre.

Alle elezioni anticipate, almeno per ora, nessuno sembra credere più. Se ci sarà, come pare, il via libera al taglio dei parlamentari saranno i deputati e senatori in carica – è il ragionamento diffuso tra leghisti e pentastellati – a blindare la legislatura. Inoltre in casa Lega si teme, in caso di caduta del governo, un patto tra M5s e Pd in chiave anti-leghista.

Ecco perché è il rimpasto lo scenario che, nonostante le smentite corali, resta il più plausibile nel breve periodo. A dare il la potrebbe essere la necessità di nominare due sottosegretari leghisti alle infrastrutture e magari sostituire il membro del governo che andasse alla Commissione europea.

Ma sul fronte europeo i tempi, vista la debolezza di Von Der Leyen potrebbero allungarsi. Si continua a citare Giancarlo Giorgetti commissario ma solo se – e appare difficile – l’Italia otterrà deleghe piene sulla concorrenza. Ma circola anche il nome di Giulia Bongiorno. L’idea di Conte e Di Maio resta comunque quella di sostituire le singole caselle vacanti. Salvini non sembra d’accordo. Nessuno lo vuole chiamare rimpasto, ma il cambio di squadra potrebbe essere dietro l’angolo.

(di Serenella Mattera/ANSA)

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