Maxi multa a British Airways per furto carte di credito

Aerei della British Airways nell'aeroporto di Heathrow a Londra.
Aerei della British Airways nell'aeroporto di Heathrow a Londra. EPA/ANDY RAIN

ROMA. – Multa record per la British Airways. La compagnia di bandiera britannica dovrà pagare 183 milioni di sterline (circa 204 milioni di euro) per l’attacco hacker subito l’anno scorso, quando furono rubati i dati delle carte di credito e dei passaporti di 500.000 passeggeri.

Una sanzione pesantissima – pari all’1,5% del fatturato globale della compagnia nel 2017 – e la prima basata sulle nuove norme Ue in materia di protezione dati entrate in vigore a maggio del 2018. British Airways si è detta “sorpresa e delusa” della multa ribadendo le sue scuse per “qualsiasi inconveniente causato” ma l’Ico, l’autorità britannica per la privacy e la protezione dei dati, è stata chiara.

“I dati personali delle persone sono, appunto, personali”, ha spiegato alla Bbc la direttrice Elizabeth Denham. “Se un’organizzazione non riesce a proteggerli da furto, danno o perdita, è più che un inconveniente. Se qualcuno ti affida i suoi dati personali, devi averne cura”, ha sottolineato. Il presidente e amministratore delegato di BA Alex Cruz ha insistito nel dire che la compagnia non ha riscontrato alcuna frode o attività illecita nei profili dei clienti interessati dal furto.

L’attacco hacker era avvenuto tra la sera del 21 agosto e mercoledì 5 settembre del 2018 ma la Ico è convinta che sia cominciato due mesi prima, a giugno. I pirati informatici si impossessarono di dati di viaggio, indirizzi e-mail, numeri e data di scadenza di carte di credito e persino il codice CVV che si trova sul retro. Furono il Times e altri giornali a svelarlo il 6 settembre. All’epoca Cruz lo definì “un sofisticato e maligno cyber attacco criminale”, per la Ico tuttavia molto dipese dai sistemi di sicurezza della compagnia, rivelatisi poco efficaci.

Dopo l’annuncio della multa le azioni di International Consolidated Airlines (IAG) – il mega gruppo anglo-spagnolo che oltre a British Airways possiede Iberia, Vueling e Aer Lingus – sono scese dell’1,5%. Adesso BA ha 28 giorni per ricorrere in appello. Il denaro della multa sarà diviso tra le varie authority europee, mentre quello che spetta all’Ico finirà direttamente nelle casse del Tesoro britannico.

(di Benedetta Guerrera/ANSA)