Coppa America: il Brasile rompe il digiuno, nono successo

L'arbitro cileno Roberto Tobar mostra il cartellino rosso a Gabriel Jesus durante la finale della Coppa America, vinta dal Brasile contro il Perù.
L'arbitro cileno Roberto Tobar mostra il cartellino rosso a Gabriel Jesus durante la finale della Coppa America, vinta dal Brasile contro il Perù. EPA/Antonio Lacerda

ROMA. – Il Brasile chiude nel migliore dei modi ma anche con qualche patema la Coppa America 2019, riportata in bacheca dopo 12 anni e tre edizioni a digiuno. La Selecao, alla nona vittoria continentale, se la regala piegando nella finale del Maracanà la sorpresa Perù per 3-1, grazie ai gol di Everton al 15′ pt, Gabriel Jesus al 48′ pt e a Richarlison (45′ st), dopo il momentaneo pareggio di Pablo Guerrero su rigore (44′) e nonostante l’espulsione dell’attaccante del Manchester City al 25′ st per doppio giallo.

E’ stata un’altra partita rispetto al ‘massacro’ del 22 giugno scorso all’Arena Corinthians, quando la nazionale verdeoro seppellì sotto 5 reti la malcapitata Blanquirroja nel turno preliminare. Merito sicuramente dei ragazzi di Ricardo Gareca, al settimo cielo dopo l’eliminazione in semifinale del Cile, ma anche di un Brasile meno spumeggiante del solito e che è tornato a prendere gol dopo 9 clean sheet di fila.

Tanto è bastato però per portare a casa la vittoria anche se con qualche preoccupazione di troppo nel finale, complice la sciagurata espulsione di Gabriel Jesus, tra i migliori in campo, che per un eccesso di foga rovina addosso a un avversario e si becca il secondo giallo.

Partita che sembrava subito in discesa per i padroni di casa che al 15′ con Everton la sbloccano, grazie a un’invenzione di Gabriel Jesus che pesca il fuoroclasse del Gremio che spiazza tutti. Ma al tramonto del primo tempo prima l’arbitro e poi il Var decretano il rigore per la Rojablanca: sul dischetto va Guerrero che trasforma spiazzando Alisson. Sembrava tutto pronto per l’intervello ma ancora Gabriel Jesus concretizza al meglio l’assist di Arthur per portare di nuovo avanti la Selecao.

Nel secondo tempo lo spartito non cambia fino all’ingenuità di Jesus che costringe Tite a rimescolare le carte: fuori Coutinho e Firmino, dentro Eder Militao e Richarlison. E sarà proprio quest’ultimo al 90′, quando il perù stava pressando pericolosamente a scacciare gli incubi trasformando il rigore del 3-1 finale.

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