Mai così caldo in Francia, almeno due morti in Spagna

Un ragazzo si rinfresca con l'acqua ad una fontanella in strada. Immagine d'archivio.
Un ragazzo si rinfresca con l'acqua ad una fontanella in strada. Immagine d'archivio. (ANSA)

ROMA. – Per la Francia è stato il giorno più caldo di sempre, fino a 45 gradi, e in Spagna si contano due vittime per le temperature soffocanti che stringono in una morsa da giorni tutta l’Europa e che lontano dalle coste, e dove per la scarsa abitudine a questi climi mancano i condizionatori d’aria, si fanno quasi insopportabili.

La giornata si chiude con nuovi record negativi anche oltreoceano con New York in emergenza, e l’Onu lancia un nuovo appello: i progressi in atto contro i cambiamenti climatici sono troppo lenti, serve una svolta che “il mondo non può più aspettare”.

In Spagna un 80enne è morto ieri a Valladolid, nel nord del Paese, accasciato a terra nel centro della città mentre andava dal dentista, e oggi un ragazzo di 17 anni è morto intorno all’una a Cordova, in Andalusia, mentre lavorava nei campi. Colto da vertigini si era tuffato in una piscina, ma ha avuto un collasso poco dopo.

La Francia ha battuto il suo record storico di calura, con 45 gradi poco prima delle ore 14 nella cittadina di Carpentras (dipartimento di Vaucluse), nel sud del Paese. Il precedente record, di 44,1 gradi, era stato registrato sei anni fa nel dipartimento del Gard. Chiuse quattromila scuole mentre il governo invita ad evitare gli spostamenti non necessari. Disagi anche per chi viaggia in treno, con la ‘canicule’ che mette a rischio una rete ferroviaria – ha detto la ministra dei Trasporti, Elisabeth Borne – “non concepita per tali temperature”.

In Germania tra sabato e domenica i metereologi prevedono che la colonnina di mercurio potrà arrivare fino a 40 gradi: una temperatura assolutamente inconsueta per il Paese dove i condizionatori non sono mai serviti. Previsti picchi fino a 39 gradi anche nella capitale Berlino. Situazioni simili in Polonia, Repubblica ceca e in tutto il centro Europa.

New York, intanto, dichiara per la prima volta l’emergenza climatica. Il consiglio comunale ha approvato una disposizione che chiede un’azione immediata per combattere il cambiamento climatico. Il caldo record che ha interessato in questo mese di giugno l’Europa e gli Stati Uniti e che fa seguito alle ondate di calore che si sono abbattute recentemente sull’Australia, l’India, il Pakistan e alcune regioni del Medio Oriente dimostrano, secondo le Nazioni Unite, che “il mondo non può più aspettare progressi graduali contro il cambiamento climatico”.

L’Onu invita gli Stati ad attuare “cambiamenti profondi, trasformazioni sistemiche della società”. Patricia Espinosa, Segretario esecutivo della Convenzione quadro Onu sui cambiamenti climatici ha ricordato che l’Accordo di Parigi del 2015 ha fissato come punto fondamentale il contenimento dell’aumento della temperatura mondiale più possibile vicino ad un grado e mezzo.

Per ottenere questo obiettivo è necessario ridurre le emissioni dei gas serra del 45% entro il 2030. In previsione della conferenza sul clima in programma a novembre in Cile, l’Onu ha invitato i Paesi a mettere in campo soluzioni e regole drastiche, in grado di generare cambiamenti rapidi ed efficaci.

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