Ppe in conclave ammonisce l’Italia: “Rispetti le regole”

Antonio Tajani e Pablo Casado durante la riunione del Ppe a San Sebastian.
Antonio Tajani e Pablo Casado durante la riunione del Ppe a San Sebastian.

SAN SEBASTIAN (SPAGNA). – Non solo noi del Ppe, ma persino il socialista Pierre Moscovici chiede all’Italia il rispetto delle regole sul debito: è la linea che emerge dalla due giorni dei popolari riuniti a San Sebastian, alle prese con il nodo nomine per i ‘top jobs’ di Bruxelles. E senza i conti in ordine la partita sulla nomine, già difficile, si fa ancora più complicata. Qui in tanti, guardano al governo gialloverde con grande preoccupazione.

Il Presidente della Commissione europea uscente, Jean Claude Juncker, alla risposta se il comportamento dell’Italia rappresentasse una minaccia per la stabilità finanziaria europea, aveva risposto con un preoccupante: “non ancora”. Posizione condivisa qui da tanti popolari. Persino un’alto esponente del partito di Viktor Orban, la neoparlamentare europea, Eniko Gyori, descrive il suo Paese come esempio all’Italia, per uscire dalla crisi.

“Se uno fa parte di un club, come l’Europa, deve rispettare le sue regole. Noi – sottolinea Gyori – siamo usciti da una procedura d’infrazione per eccessivo deficit rispettando le regole esistenti. Tuttavia l’abbiamo fatto non seguendo le indicazioni di Bruxelles, ma decidendo autonomamente come comportarci. E oggi abbiamo una crescita al 5,2% e una disoccupazione al 3,6%”.

Ma non si parla solo di conti pubblici. A San Sebastian il nodo centrale è quello delle nomine. Anche su questo fronte, il Ppe nota come, per la prima volta nella storia europea, l’Italia, Paese fondatore, si trova in grandissima difficoltà nella trattativa, già partita da tempo, per l’assegnazione dei cosiddetti ‘top jobs’. Giuseppe Conte chiede per l’Italia un portafoglio economico.

Ma tra i popolari emerge un certo scetticismo. Nei vari briefing, a margine del conclave, il Ppe fa comunque notare l’isolamento dell’Italia, senza alcuna soddisfazione: il fatto che il governo sia assente perfino nei tavoli dei negoziati, secondo il Ppe, è un elemento negativo per l’intera Unione, che aggiunge incertezza a un panorama già abbastanza difficile.asado

“L’Italia – commenta il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani – è la grande assente: per recuperare credibilità bisogna saper trattare. Invece di attaccare Juncker e Moscovici il governo dovrebbe affrontare seriamente il problema del debito. I populisti – conclude Tajani – sono bravi a sollevare i problemi, molto meno a elaborare soluzioni”.

(dell’inviato Marcello Campo/ANSA)