Svolta in Canada, Trudeau dichiara guerra alla plastica

Spiaggia invasa da bottiglie di plastica.
Spiaggia invasa da bottiglie di plastica. (ANSA)

WASHINGTON. – Il Canada dichiara guerra alla plastica. Ad annunciare la svolta il premier Justin Trudeau, che scende in campo con quella parte del mondo impegnata a ridurre drasticamente la quantità di rifiuti che finiscono negli oceani con grave danno per l’ambiente, i pesci e la salute dell’uomo. L’obiettivo è ambizioso: il divieto assoluto entro il 2021 di tutti gli oggetti di plastica monouso. E il modello da adottare per stilare la lista è quello del bando votato dall’Unione europea nell’ottobre del 2018.

Il divieto riguarderà quindi un lungo elenco di articoli di uso più comune: non solo i classici sacchetti del supermercato, ma le cannucce per le bibite, i cotton fioc, i piatti, le posate, i bicchieri, i bastoncini per mescolare i cocktail, e persino quelli che sorreggono i palloncini ad elio dei bambini. Ma non finisce qui, perché nel mirino finiranno anche i prodotti fatti con plastiche biodegradabili, che inevitabilmente rilasciano frammenti inquinanti. Saranno vietati anche i contenitori e i bicchieri di polistirolo espanso utilizzati soprattutto nei fast food.

Insomma, una vera e propria rivoluzione, con il Canada che passa dalle parole ai fatti dopo che nel maggio scorso 180 Paesi hanno aderito all’accordo raggiunto sotto l’egida della Nazioni Unite. Un’intesa in cui nero su bianco c’è l’impegno a ridurre drasticamente nei prossimi anni l’ammontare di plastica che finisce in mare, inquinando le acque, contaminando l’ambiente e uccidendo animali come tartarughe, balene. Senza contare la plastica ingerita dai pesci che finiscono sulle nostre tavole.

“La gente ne ha abbastanza di vedere parchi e spiagge piene di plastica. E’ uno sforzo che dobbiamo compiere soprattutto come genitori, per i nostri figli e per il futuro del nostro pianeta che appartiene a loro”, ha affermato Trudeau. In effetti i numeri ufficiali sono da far tremare i polsi: secondo le stime del World Economic Forum attualmente ci sono 50 milioni di tonnellate di plastica negli oceani, e il 90% di questa plastica arriva dai 10 principali fiumi sparsi nei vari continenti. A ciò si aggiunge che solo un sacchetto di plastica ci mette secoli per degradarsi, e ogni giorno se ne gettano nella spazzatura circa 30 milioni.

Attualmente in Canada, che ogni anno produce 3 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, meno del 10% delle plastiche usate è riciclabile. Così Trudeau ha anche annunciato che verranno fissati dei target per le aziende che producono e vendono plastiche per renderle responsabili del loro corretto smaltimento. Una direzione – ha spiegato il premier canadese – che favorirà anche la creazione di molti posti di lavoro. E qualcosa comincia a muoversi anche nei confinanti Stati Uniti, con lo stato di New York che nel marzo scorso ha messo al bando i sacchetti di plastica. Una misura ancor prima adottata dalla California e dallo stato delle Hawaii.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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