L’Italia dichiara guerra allo smog, quattrocento milioni per aria pulita

Smog a Milano, la cattedrale si intravede nello smog.
Smog a Milano, la cattedrale si intravede nello smog.

TORINO. – “Abbiamo l’esigenza morale e politica che venga tutelato un bene di tutti. L’Italia non é ancora pienamente in linea con le direttive Ue. Dobbiamo impegnarci ancora di più per assicurare un ambiente pulito agli italiani”. Con queste parole oggi a Torino il premier Giuseppe Conte ha dichiarato guerra allo smog aprendo il Clean Air Dialogue, bilaterale Italia – Commissione Europea sull’inquinamento dell’aria. Dai lavori scaturisce un impegno, il protocollo ‘Aria Pulita’, sottoscritto da governo, Regioni e Province autonome.

I ministeri impegnati sono sei: Ambiente, Economia, Sviluppo Economico, Infrastrutture e trasporti, Politiche agricole, Salute. Sono previsti una dotazione di 400 milioni e sei mesi di tempo per individuare le misure concrete da finanziare. Il tutto diretto da una cabina di regia istituita presso la presidenza del Consiglio. “Cambiare approccio – ha affermato Conte, arrivato a Torino per aprire i lavori della due giorni subito prima di partire per il Vietnam – si può, e si può invertire in modo duraturo la tendenza. Sono voluto venire di persona a testimoniarlo”.

Bastone e carota per gli italiani dal commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella, che ha esordito notando come “in Europa muoiono 400 mila persone l’anno a causa dell’inquinamento e l’Italia ha il triste primato del Paese con il più alto numero di decessi”. Ma dopo avere quantificato in “50 miliardi di euro l’anno per l’Italia i costi esterni causati alla salute dall’inquinamento atmosferico”, ha lodato il protocollo, dicendosi “convinto che se l’Italia continuerà sulla strada intrapresa e passerà a decisioni concrete, si può ben sperare”.

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, presente con la ministra della Salute Giulia Grillo, ha rimarcato la volontà del Governo di “azzerare il numero di persone che ogni anno muoiono a causa della cattiva qualità dell’aria”. Ci sono tutte le condizioni, ha affermato, perché il piano possa funzionare. “La lotta all’inquinamento – ha scritto Grillo in proposito su Twitter – si vince insieme”.

Il protocollo sottoscritto a Torino ha una durata di due anni ed è articolato in 5 ambiti di intervento. Ci sono misure trasversali, basate sulla “razionalizzazione dei sussidi dannosi per l’ambiente” come i carburanti fossili, e altri quattro ambiti. In quello agricolo sono previsti l’abbattimento delle emissioni di ammoniaca e limitazioni nella possibilità di bruciare i residui vegetali. In quello della mobilità figurano riduzioni dei limiti di velocità nei tratti autostradali adiacenti ai centri urbani.

Anche se il tema è per ora rimandato, ha rimarcato Costa, a un successivo incontro tra governo e Regioni. Previsti anche incentivi per le tecnologie elettriche ibride a minor impatto e la possibilità di autorizzare nelle città la sperimentazione della circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione elettrica, come hoverboard e monopattini.

C’è poi il fronte del riscaldamento, dove si punta a ridurre biomassa e gasolio. L’ultimo ambito è dedicato all’uscita dell’Italia dal carbone nel 2025: entro 180 giorni dalla firma, dovranno essere emanati provvedimenti per accelerare l’uscita dal carbone degli impianti siti nelle aree oggetto di procedura europea di infrazione.

(di Barbara Paloschi/ANSA)