Maltempo, Emilia-Romagna sott’acqua. Neve sulle Dolomiti

La piena del fiume Secchia vicino Modena.
La piena del fiume Secchia vicino Modena. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

BOLOGNA. – Emilia-Romagna sott’acqua con fiumi in piena che spaventano, tanto da mobilitare sul territorio la protezione civile nazionale per un’allerta rossa fino a domani, Dolomiti imbiancate e termosifoni ancora accesi in Basilicata. È un maggio dai connotati decisamente più invernali che primaverili ma, almeno giudicare dalle previsioni meteo, sta per bussare alla porta direttamente l’estate, con picchi di temperatura vicini ai 30 gradi attesi nel weekend sui fondovalle alpini.

La lunga coda di maltempo ha preoccupato nelle ultime ore soprattutto il centro Italia, Emilia in testa. Dopo la giornata di ieri, con l’allerta rossa in pianura tra Parma e Bologna che aveva fatto scattare lo stato di mobilitazione, la situazione in Emilia-Romagna appare sotto controllo, anche se resta alta l’attenzione in pianura. L’allerta rossa per le piene dei fiumi Secchia e Panaro è stata estesa a tutta la giornata di giovedì e su larga parte del territorio è criticità gialla per rischio di frane ed esondazioni.

Un quadro che giustifica una sorveglianza capillare e costante degli argini. Per innalzarli e per monitorare i fiumi emiliani sono state mobilitate squadre di volontari anche da fuori regione, in particolare da Friuli, Veneto, Lombardia, Piemonte e Toscana. Nel Modenese oggi alcune scuole sono rimaste chiuse per precauzione così come pure alcuni ponti. Allagamenti da ieri nel Parmense, nel Riminese e nel Bolognese. Nessuna situazione di criticità per le persone mentre i danni nelle campagne continuano ad aumentare.

La Coldiretti rinnova l’allarme per una primavera segnata da precipitazioni eccezionali in una fase particolarmente delicata per l’agricoltura. Quanto al resto d’Italia è sott’acqua anche la Toscana, dove i vigili del fuoco nel pomeriggio hanno tratto in salvo quattro persone che erano rimaste intrappolate con la propria auto in sottopassi sommersi a Terentola, nel comune di Cortona (Arezzo) dopo un nubifragio. Paura a parte, le persone sono in buone condizioni.

Disagi e allagamenti per le forti piogge si sono registrati in Friuli Venezia Giulia. Nubifragi si sono abbattuti sul Veneto con danni nel Veronese in particolare nei vigneti: il governatore Luca Zaia ha esteso lo stato di crisi. A Potenza i termosifoni potranno restare accesi fino al 10 giugno. Non c’è però solo cielo plumbeo all’orizzonte ma dalle previsioni meteo arriva qualche timida rassicurazione per il fine settimana. L’ondata di maltempo avrebbe infatti raggiunto l’apice e nei prossimi giorni si aprirà una fase più stabile, più ‘estiva’, anche se non per tutti.

Domani ancora perturbazione su Centro e parte del Sud, mentre al Nord e sulla Sardegna si faranno largo i primi segnali del miglioramento per merito dell’anticiclone delle Azzorre. Temperature in aumento: si porteranno sopra la media del periodo dal weekend al Nord e sulle regioni centrali tirreniche, con massime fino a 26-28 gradi e arriveranno a sfiorare 30 gradi sui fondovalle alpini.

(di Stefania Passarella/ANSA)