Guerra al caporalato, l’Inps punta su droni e più ispettori

Caporalato, migranti raccolgono pomodori in azienda agricola.
Caporalato, migranti raccolgono pomodori in azienda agricola.

ROMA. – Più ispettori sui campi e più droni nei cieli. Nella lotta al caporalato, l’Inps di Pasquale Tridico punta al rafforzamento delle risorse umane e tecnologiche per contrastare una situazione “drammatica” e un fenomeno che non è solo un problema di lavoro irregolare ma anche “di criminalità organizzata”.

Queste le parole usate dal presidente dell’Inps per tracciare alla Camera – davanti ai deputati delle commissioni Lavoro e Agricoltura – le linee di una riforma del contrasto al caporalato che necessita soprattutto di un aumento delle risorse e punta alla creazione di una vera e propria task force di ispettori impegnati in maniera permanente su questa tematica.

Nonostante la legge del 2016 per il contrasto al caporalato “abbia avanzato una proposta normativa abbastanza efficace”, per Tridico il problema è che il fenomeno “si è rivelato maggiore di quanto pensassimo” e che a causa dell’attuale scarsità di risorse ispettive l’Inps non riesca ad avere il controllo del territorio. In agricoltura, “gli ispettori attualmente non riescono a essere presenti, anche perché c’è stata una loro forte riduzione”, ribadisce.

Per rendere ancora di più l’idea della gravità della situazione, il presidente dell’Inps cita allora un numero su tutti, quello degli ispettori Inps presenti in Puglia: “Sono solo 90 e non si occupano esclusivamente dei controlli in agricoltura, ma anche nell’edilizia, nell’informatica, nei servizi…coprono tutte le attività economiche pugliesi”.

Proprio al Sud e nelle Isole si concentra poi il 90% dei 93.755 rapporti di lavoro fittizi accertati e annullati nel settore agricolo dal personale ispettivo dell’Inps negli ultimi due anni. Nello stesso periodo, sono stati poi 7.936 i lavoratori irregolari accertati in questo campo (di cui 5.065 in nero). Numeri che Tridico stesso definisce “impressionanti” e che si concentrano al Sud ma non solo, visto che dal 2011 “c’è un aumento del fenomeno molto forte anche al Centro e al Nord, ma soprattutto una forte correlazione tra tasso di criminalità e caporalato”.

Ecco anche perché il numero uno dell’Inps immagina una task force di ispettori che lavori a stretto contatto con forze dell’ordine e magistratura. L’unione delle forze ispettive Inps-Inail può essere “molto efficace” secondo il presidente dell’Inail Massimo De Felice che ha riportato l’attenzione anche sull’importanza di mettere in comune i dati fondamentali per i controlli.

(di Maria Chiara Furlò/ANSA)

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