Regno Unito: voto negato a cittadini dell’Unione Europea, monta la protesta

Bandiere dell'Europa in piazza a Londra
Manifestazione a Londra a favore dell'Europa.

LONDRA. – Monta la protesta tra quei cittadini Ue che si sono visti negare il voto alle elezioni europee nel Regno Unito dopo che si erano presentati in queste ore ai seggi. Alcuni episodi hanno riguardato anche italiani residenti in Gran Bretagna, come confermano fonti diplomatiche. La notizia è rimbalzata sui principali giornali online: si tratta di decine di casi in tutto secondo il Guardian, alcune centinaia stando all’Independent.

Intanto sui social media si è scatenata la protesta degli esclusi, con un hashtag diventato ‘virale’, ‘#deniedmyvote’ (il mio voto negato), ed è stata avvertita dell’accaduto la Electoral Commission.

Il problema è legato ai ritardi nella registrazione degli interessati nelle liste elettorali, obbligatoria attraverso la compilazione di un modulo da spedire alle autorità britanniche entro il 7 maggio. Ritardi dipesi in alcuni casi dalle consegne postali, in altri da dimenticanze degli elettori, ma comunque connessi anche all’avvio tardivo della macchina organizzativa: fatta partire dal governo Tory di Theresa May solo dopo il fallimento dell’ultimo tentativo di ratifica parlamentare dell’accordo di divorzio e dopo la concessione da parte di Bruxelles d’un rinvio flessibile dell’uscita fino al 31 ottobre.

Due cittadini tedeschi citati dal Guardian raccontano da parte loro d’aver consegnato i moduli a mano, non fidandosi delle poste, ma di essere rimasti comunque fuori a causa di tempi di disbrigo pratiche: che si sono protratti a loro dire per due settimane, fino a ben oltre la scadenza. Risulta comunque che la maggior parte dei cittadini Ue che volevano sia riuscita a votare.

Ma intanto si è innescata una polemica politica e c’è chi parla di un clima ostile del governo Tory nei confronti degli europei, come sostiene l’attivista anti-Brexit, Gina Miller. Ieri nel corso del Question Time a Westminster erano stati i deputati laburisti e degli indipendentisti scozzesi (Snp) a segnalare alla premier May il rischio di problemi per il voto dei cittadini Ue.

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