Poche lenzuola, l’Ospedale Cardarelli a Napoli limita i ricoveri

Il busto di Antonio Cardarelli all'ingresso dell'Ospedale
Il busto di Antonio Cardarelli all'ingresso dell'Ospedale. ANSA / CIRO FUSCO

NAPOLI. – Il più grande ospedale del Mezzogiorno improvvisamente a corto di lenzuola per i reparti e le sale operatorie, e costretto a fermare i ricoveri non urgenti per evitare di trovarsi sprovvisto di biancheria. E’ accaduto al Cardarelli di Napoli in seguito allo sciopero degli addetti della American Laundry, la società che ha l’appalto per la lavanderia della Asl Napoli 1 ma che è stata colpita da interdittiva antimafia, e quindi presto dovrà passare la mano a un’altra azienda, la Hospital Service.

I lavoratori temono di non essere assorbiti nella nuova ditta – visto che non c’è un vincolo di legge al riguardo – e hanno protestato, riducendo al lumicino le scorte del Cardarelli e di altri ospedali napoletani. Gli addetti della American Laundry hanno ripreso il lavoro ma c’era da recuperare un arretrato di alcuni giorni: per questo i vertici del Cardarelli hanno deciso lo stop ai ricoveri non urgenti.

“E’ stata una precauzione – spiega il direttore generale Anna Iervolino – per evitare di trovarci in emergenza. Abbiamo però garantito l’assistenza e la biancheria pulita a tutti i ricoverati. Eravamo anche pronti a comprare la biancheria in danno della società che se ne deve occupare ma nel pomeriggio abbiamo ricevuto una prima fornitura e un’altra è attesa per stasera. Quindi già nel pomeriggio siamo tornati alla normalità”.

Disagi limitati a mezza giornata, però pesanti per l’utenza del Cardarelli, punto di riferimento sanitario per tre milioni di abitanti tra Napoli e provincia. A sbloccare lo sciopero è stato l’intervento della Regione Campania che ha convocato per il 27 maggio un tavolo con i commissari dell’American Laundry, i sindacati, i delegati della Hospital Service e la Soresa.

“Proveremo ancora – spiega all’ANSA l’assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri – come facciamo da tempo a sensibilizzare la nuova società sulla possibilità dell’utilizzo delle maestranze qualificate che già operano da anni nel settore ospedaliero. Ci si affida quindi, visto che la Regione altro non può fare, alla sensibilità dell’azienda subentrante”.

Intanto Olga Porta, il commissario dell’American Laundry, ha chiesto alla Asl Napoli 1 di potersi avvalere di ditte esterne in caso di stop dei lavoratori ed ha avuto il via libera. La situazione resta difficile per i lavoratori dell’azienda che non conoscono il loro futuro e attendono ora con fiducia il tavolo in Regione. Intanto il governatore Vincenzo De Luca affida a una battuta il suo commento (“Mancano le lenzuola? Le porterò io da casa”) ma è fiducioso che dal tavolo arrivino buone notizie.