Migrante vince contro il decreto Salvini, ottiene la residenza

Migrante in attesa controllo allo sbarco. Global
Migranti in attesa controllo allo sbarco. (Foto Lapresse)

BOLOGNA. – Da un’eventuale iscrizione scolastica, alla sottoscrizione di un contratto di lavoro, dall’apertura di un conto corrente per ricevere il salario, all’ottenimento della patente di guida. Sono alcuni dei diritti da cui dipende la registrazione all’anagrafe: lo ricorda il giudice del tribunale civile di Bologna Matilde Betti nell’ordinanza con cui intima al sindaco, nella qualità di ufficiale di Governo, di iscrivere una donna richiedente asilo, dopo che in un primo momento tale facoltà le era stata negata, in ossequio a una circolare del Viminale.

E dopo i provvedimenti depositati nei giorni scorsi per lei e per un altro migrante, salutati con soddisfazione dal sindaco Virginio Merola e definiti invece “vergognosi” dal vicepremier Matteo Salvini che ha annunciato l’impugnazione, l’iscrizione è arrivata.

A darne notizia dato notizia Antonio Mumolo, legale che per la onlus Avvocato di Strada ha curato il ricorso: “Abbiamo una nuova cittadina bolognese e tra qualche giorno andremo anche a fare la carta d’identità”, ha detto Mumolo, che è anche consigliere regionale del Pd in Emilia-Romagna. “Da oggi – ha aggiunto – questa persona potrà integrarsi, lavorare e avere tutte le possibilità che ha un qualsiasi cittadino come sarebbe stato prima del cosiddetto ‘decreto Salvini’ ottenendo automaticamente la residenza”.

Secondo l’ordinanza del giudice bolognese, che si è pronunciato dopo una decisione simile arrivata a Firenze, è infatti possibile un’interpretazione “costituzionalmente orientata” delle norme sull’immigrazione. E proprio nel rispetto degli articoli 2 e 10 della Costituzione “non può prevedersi una discriminazione nei confronti dei richiedenti asilo regolarmente soggiornanti, che limiti il loro diritto all’iscrizione anagrafica”.

Ma mentre Salvini ha chiesto ai giudici di non interpretare le leggi, ma di applicarle, il sindaco di Bologna Virginio Merola ha annunciato che “accoglieremo tutte le domande di residenza che verranno fatte perché c’è un’ordinanza della magistratura che dice che è illegale applicare quella norma del decreto sicurezza e quindi noi non l’applichiamo, né ci opponiamo. Sono lieto per lei – ha detto ancora Merola riferendosi alla donna iscritta all’anagrafe del Comune – così potrà cominciare ad avere una vita normale”.