Inter, la carica di Spalletti: “Con la Juventus faremo la partita”

Tabellone della partita Inter - Juventus con foto di Spalletti
Serie A, Inter-Juventus (Elaborazione ANSA)

MILANO. – Il derby d’Italia per fare un altro passo, forse decisivo, verso la Champions League e affrontare ”il colosso Juve” a testa alta ”con il possesso palla e facendo la partita”: Luciano Spalletti vuole un’Inter sicura di sé, attenta, equilibrata, capace di gestire la gara contro i Campioni d’Italia. Nessun timore, neppure per Cristiano Ronaldo. Si deve puntare alla vittoria, anche perché il gap con i bianconeri si è ridotto: ”Solo il gioco può fare la differenza, oltre all’acquisto di grandi calciatori. Con i campioni è più facile fare anche l’allenatore ma non basta”.

Il dubbio, come con la Roma, resta la punta titolare. Icardi potrebbe lasciare il posto a Lautaro Martinez, nonostante gli otto gol all’attivo contro i bianconeri. La motivazione per chiunque scenderà in campo, non dovrà essere trovata, perché è intrinseca nella sfida stessa. San Siro va verso il tutto esaurito, i giocatori sentono l’adrenalina di affrontare la storica rivale, come spiega Nainggolan intervistato da Dazn: ”La Juventus è la squadra da battere, è sempre stata una sfida particolare per me”.

Due squadre e due società profondamente diverse, anche se l’Inter ha deciso di affidarsi proprio ad uno degli artefici dell’egemonia bianconera: Beppe Marotta. Per l’ad nerazzurro sarà la prima sfida da rivale della sua ex squadra, il primo assaggio ‘casalingo’ della bolgia di San Siro contro l’acerrima nemica. ”E’ una partita da sempre importante per il nostro calcio. Questa sfida si gioca tutto l’anno nei bar, nei negozi, in ufficio Queste due squadre sono i poli opposti della passione calcistica. Uno dei manifesti più importanti del nostro campionato”.

Spalletti spiega perfettamente il significato di Inter-Juventus. E poco male se l’anno prossimo dovesse affrontare Mauro Icardi con la maglia bianconera, anche se Wanda Nara assicura la sua permanenza. ”Non so quello che succederà in fondo al campionato. A me danno fastidio poche cose. E le cose che danno fastidio a me – dice il tecnico – danno più fastidio a quelli che le fanno”.

Il rapporto tra i due è ormai compromesso. Spalletti non si sbilancia sulle scelte di formazione, al di là del ritorno di Brozovic, ma, probabilmente, punterà ancora su Lautaro Martinez. Una decisione che, se confermata, non sarà solo tattica. ”Chi gioca non si dice. Sono tutti a disposizione, si sono allenati bene. Visto che siamo nel mondo di internet, hanno passato una settimana connessi. Il pallone è sempre online. E più sono connessi, più possono apprendere notizie e trovare le posizioni giuste. Lautaro comunque è migliorato molto e sarà un punto di riferimento”.

Addii, partenze, rivoluzioni che si prospettano all’orizzonte. L’Inter potrebbe cambiare ancora una volta tutto, in un’estate rovente per il calciomercato. Potrebbe lasciare Icardi, come potrebbe finire l’esperienza in nerazzurro di Spalletti. Le voci insistenti sul suo futuro non sono piaciute al tecnico che si è riferito polemicamente ai rumors giornalistici sull’avvicendamento in panchina: ”Io devo dare sempre il meglio, poi qualcuno ti giudica. E’ giusto che la società vada a cercare il meglio per l’Inter. Se ci sono dentro io in questo miglioramento da fare, va accettato. Se invece ci si riferisce ai mulini a vento, quelli girano a vento e portano il discorso dove gli pare in base ad amicizie e a telefonate che ricevono… Ma è un discorso che va affrontato a fine campionato facendo nomi e cognomi”.

A giugno l’Inter farà i conti, con la Champions in tasca, oppure no, ma sicuramente con molte situazioni da chiarire, in campo come in panchina.