Freccia-Vallone: Alaphilippe sfida Valverde sui muri

Il gruppo pedala lungo i tornanti della Freccia-Vallone.
Il gruppo pedala lungo i tornanti della Freccia-Vallone.

ROMA. – Dalle cotes ai muri, la campagna delle Ardenne proseguirà domani con l’83/a edizione della Freccia-Vallone di ciclismo per poi concludersi domenica con la Liegi-Bastogne-Liegi. L’eco dell’impresa dell’olandese Van Der Poel nell’Amstel Gold Race della domenica di Pasqua è ancora nell’aria, ma non c’è tempo per smettere di pedalare e cullarsi sugli allori.

Domani tutti sulla linea di partenza ad Ans in direzione Muro di Huy, per un totale di 195 chilometri di gara. I primi 119 chilometri saranno tutto sommato agevoli, meno gli ultimi 76, con il circuito finale da ripetere tre volte fra due ali di folla e i tormenti della fatica. Previsti tre passaggi sul Muro di Huy, altrettanti sul muro della Cote d’Ereffe e su quello della Cote de Cherave, dove di fatto si deciderà la gara belga.

I muri, come sempre, saranno gli arbitri severi e inappellabili di una competizione che somiglia a una corrida sui pedali e che in passato per 17 volte è stata appannaggio dei corridori italiani: Moreno Argentin è stato capace addirittura di centrare una tripletta (1990, 1991 e 1994), imitato da Davide Rebellin, con i successi del 2004, 2007 e 2009.

Il principale favorito di domani, almeno a sentire i bookmakers, è Julian Alaphilippe, campione uscente, che dovrà però fare i conti con il campione del mondo Alejandro Valverde, l’anno scorso secondo alle spalle del francese: lo spagnolo per cinque volte è riuscito a trionfare a Huy, entrando nella storia. Daniel Martin, Adam Yates e Max Schachmann sono gli outsider di lusso.

E l’Italia? Pedala idealmente al fianco di Davide Formolo, Domenico Pozzovivo, Alessandro De Marchi e il toscano Diego Ulissi, quest’anno va a caccia di un prestigioso sigillo.

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