Trump attacca l’Ue su Harley-Davidson, minaccia dazi

Dazi: Catena di montaggio della Harley-Davidson
Catena di montaggio della Harley-Davidson. (ANSA)

NEW YORK. – L’utile di Harley-Davidson cala di quasi il 27% nel primo trimestre. E Donald Trump dà la colpa all’Europa e ai suoi dazi: “sono ingiusti. Contraccambieremo” twitta il presidente, continuando a tenere aperti vari fronti di scontro con Bruxelles. Ai dazi si è infatti aggiunta la stretta americana sul petrolio iraniano con il mancato rinnovo delle esenzioni, sulla quale l’Ue si dice “rammaricata”.

L’affondo di Trump sull’oro nero di Teheran mette le ali alle quotazioni del greggio che schizzano ai massimi dal 2019 sui timori di forniture non adeguate a soddisfare la domanda. A New York i prezzi volano dell’1,53% a 66,55 dollari al barile. Il Brent avanza dello 0,84% a 74,66 dollari. E i consumatori di tutto il mondo si preparano a pagare il conto in termini di benzina più cara nella stagione più trafficata, quella estiva.

Secondo alcuni gli analisti, i prezzi del petrolio potrebbero salire di altri 5 dollari con la decisione di Trump di cercare di “ridurre a zero” le vendite di petrolio iraniano, che si somma alle tensioni in Libia e alle sue possibili ripercussioni sulla produzione petrolifera. Ma il presidente americano tira dritto e continua ad alzare la voce con quell’Europa a suo avviso ingiusta contro gli Stati Uniti e le aziende americane.

Il calo dell’utile di Harley-Davidson ha concesso a Trump di tornare a cavalcare la minaccia di dazi contro il Vecchio Continente. Eppure solo pochi mesi fa il tycoon era di opinione ben diversa: aveva infatti lanciato un appello a boicottare Harley-Davidson dopo l’annuncio dello spostamento della produzione delle due ruote destinate al mercato Ue fuori dagli Stati Uniti. Una mossa per aggirare i dazi ritorsivi imposti da Bruxelles contro le tariffe su acciaio e alluminio di Trump.

Ignaro di quanto dichiarato in precedenza, il presidente americano di schiera con Harley-Davidson e, prendendo spunto dalla giornalista di Fox Maria Bartiromo, attacca i dazi europei al 31% che “hanno pesato sui conti” della società. Harley chiude il primo trimestre con ricavi in calo a 1,19 miliardi di dollari e 58.891 moto consegnate, meno delle 63.944 dello scorso anno ma più delle 58.000 attese.

L’utile netto è sceso di quasi il 27% a 127,9 milioni di dollari, o 80 centesimi per azione. Al netto delle spese di riorganizzazione e dell’impatto dei dazi, l’utile per azione si è attestato a 98 centesimi, sopra le attese degli analisti. Dati che mostrano come Harley-Davidson sta navigando la guerra dei dazi grazie allo stabilimento in Thailandia, propedeutico ad aggirare le tariffe ma anche a conquistare nuovi mercati.

Una delle sfide di Harley-Davidson è infatti ampliare il proprio pubblico per far fronte al cambio dei gusti dei consumatori americani, soprattutto i più giovani che non subiscono il fascino delle moto costose e grandi. L’obiettivo di Harley-Davidson è proprio quello di realizzare la metà dei ricavi fuori dagli Stati Uniti entro il 2027.

(di Serena Di Ronza/ANSA)

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