Confindustria, Cgil, Cisl e Uil: appello per l’Europa

La sede dell'Unione europea e le bandiere delle nazioni al vento. Ue
La sede dell'Unione europea e le bandiere delle nazioni al vento.

ROMA. – Confindustria, Cgil, Cisl e Uil in campo, insieme, in vista del voto alle prossime elezioni europee dal 23 al 26 maggio. Le parti sociali firmano un “appello per l’Europa” rivolto agli elettori e alle forze politiche e indicano le priorità d’azione. “Esortiamo i cittadini di tutta Europa ad andare a votare per sostenere la propria idea di futuro e difendere la democrazia, i valori europei, la crescita economica sostenibile e la giustizia sociale”, scrivono nel documento congiunto, che parte dalla centralità del lavoro.

E si rivolgono anche ai deputati italiani che verranno eletti al parlamento europeo, ai quali chiedono di occuparsi “prioritariamente” di alcune questioni, a cominciare da un piano straordinario per gli investimenti in infrastrutture e reti, per il quale suggeriscono anche gli strumenti per finanziarlo: il ricorso ad un “Eurobond per la crescita” e “l’esclusione della spesa nazionale di cofinanziamento dei progetti europei dai vincoli del Patto di stabilità”.

Ci sono la politica industriale europea, la richiesta di armonizzare i sistemi fiscali, lo sviluppo del dialogo dialogo sociale e la contrattazione, la creazione di un percorso europeo di politiche attive del lavoro. Non manca il tema dell’immigrazione, con il richiamo ad “una effettiva politica comune in grado di governare i processi migratori”. E’ un appello che le parti sociali definiscono importante.

Ne “siamo particolarmente orgogliosi”, commenta il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, sottolineando in particolare l’identità europea “da rafforzare con una stagione di riforme europea, attraverso investimenti in infrastrutture transnazionali, e l’Europa dei giovani”. Parla di “una nuova Europa che investa innanzitutto nel lavoro e nella sua qualità”, commenta la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “L’Europa del lavoro che vorremmo”, aggiunge il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. “Vogliamo un’Europa nuova, forte e solidale”, dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

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