STRASBURGO. – Nelle carceri italiane ci sono quasi 20 mila persone non condannate in via definitiva. Quasi la metà attende il primo processo, mentre gli altri hanno fatto appello contro la condanna o aspettano di farlo. E’ a causa di questi numeri che per il Consiglio d’Europa l’Italia ha un serio problema di sovraffollamento carcerario, aumentato rispetto al 2016.
Nell’ultimo rapporto ‘Space’, che fotografa la situazione del sistema penitenziario dei Paesi membri del Consiglio d’Europa al 31 gennaio 2018, la situazione italiana emerge come una delle più critiche. Nelle sue carceri la percentuale di condannati per reati legati alla droga è tra le più alte del continente: il 31,1% rispetto a una media europea del 16,8%.
Dei 40 Stati presi in esame, l’Italia risulta il Paese dell’Unione europea con la percentuale più alta di detenuti non condannati in via definitiva. Rispetto a una media europea del 22,4%, quella italiana è pari al 34,5%, quella francese è 29,5% e quella tedesca 21,6%. Quella del Regno Unito varia tra il 32% nell’Irlanda del Nord e l’11,4% di Inghilterra e Galles. A questi dati si affiancano quelli sul sovraffollamento delle carceri.
L’Italia è tra gli otto Paesi del Consiglio d’Europa che “hanno indicato di avere un serio problema”. Dal rapporto risulta che per ogni 100 posti disponibili nelle carceri italiane ci sono 115 detenuti e che tra il 2016 e il 2018 la popolazione carceraria italiana è aumentata del 7,5%. Dalle informazioni fornite dall’Italia il motivo dell’incremento nel numero di carcerati sembra essere legato “alla progressiva riduzione dell’effetto che aveva avuto il provvedimento temporaneo del rilascio anticipato introdotto con la legge n.19 del 21 febbraio 2014”.
Dal rapporto emerge che tra gli otto Paesi con carceri sovraffollate l’Italia è al quarto posto, dopo la Francia che ha 116,3 detenuti per ogni 100 posti, la Romania (120,3) e la Macedonia del Nord (122,3). Gli altri 4 Paesi che hanno più di 105 detenuti per 100 posti disponibili – considerato il limite oltre cui il sovraffollamento carcerario è considerato un problema serio – sono la Moldavia (113,4), la Serbia (109,2), il Portogallo (105,9) e la Repubblica Ceca (105,5).
(di Samantha Agrò/ANSA)