Tria: “Azione del Governo per nuova frontiera del risparmio”

Un primo piano del ministro dell'Economia, Giovanni Tria
Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, durante il suo intervento. ANSA/CLAUDIO PERI

MILANO. – L’industria del risparmio deve essere “sempre più sostenibile, responsabile socialmente ed inclusiva”. Parte da questi tre “driver” Tommaso Corcos per spiegare quale cammino dovrà intraprendere il settore. Il presidente di Assogestioni apre così al Mico di Milano la prima della tre giorni del Salone del Risparmio, arrivato alla decimo anno ed insignito della medaglia del Presidente della Repubblica. Edizione di cui è protagonista anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria che, in un video messaggio, traccia il percorso avviato nell’ultimo anno dall’esecutivo.

La gestione del risparmio ha il compito di selezionare le “migliori opportunità per i clienti e allo stesso tempo può orientarsi verso le opzioni con rendimento sociale e ambientale positivo”, spiega Tria sottolineando che “il concetto di ritorno dell’investimento diventa così più ampio e non più orientato alla massimalizzazione solo nel breve termine, quanto invece ad una prospettiva a più lungo termine. Questa è la nuova frontiera del risparmio gestito: la stessa – assicura il ministro – che il governo intende raggiungere con la sua azione”.

Nel suo intervento Tria, oltre ad evidenziare che “il patrimonio è un valore ma esprime una funzione sociale se messo a disposizione della comunità”, indica che nella legge di bilancio di quest’anno sono stati introdotti “strumenti a sostegno dell’inclusione sostenendo al tempo stesso l’aumento degli investimenti. Per convogliare maggiori risorse verso l’economia reale, occorre – argomenta il ministro – promuovere la cultura finanziaria”.

In tal senso “il ministero è impegnato a fornire iniziative di divulgazione”. Oltre a questo “serve poi fare sistema tra tutte le parti interessate”. L’obiettivo comune a cui tendere è pertanto “la crescita del Paese” ed occasioni, come quelle del Salone, consentono di “alimentare il dibattito e individuare soluzioni”.

L’industria del risparmio resta dunque centrale con una crescita che nel prossimo biennio è attesa tra l’1 e il 2%. “Il 2018 si è chiuso in frenata rispetto al 2017, ma possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, considerando l’andamento dei mercati finanziari”, spiega il presidente di Assogestioni che per il 2019 si sente “confidente”. Mentre resta aperto il nodo dei Pir sui quale Corcos chiede di “rimettere rapidamente mano alla disciplina, differenziando le due forme di investimento (fondi aperti e chiusi)”.

(di Fabio Perego/ANSA)

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