Confindustria, agenda per le Europee. Roadshow in cinque città

Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, durante il suo intervento all'assemblea annuale di Confindustria.
Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, durante il suo intervento all'assemblea annuale di Confindustria. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – Una Confindustria convintamente europeista scende in campo per animare il dibattito tra industriali, politica e candidati verso il voto del 26 maggio. Lo farà con cinque incontri in cinque città, a porte chiuse, in ognuna delle circoscrizioni elettorali. Il confine è quello più volte rimarcato dal leader degli industriali, Vincenzo Boccia. “Noi facciamo politica, siamo un soggetto politico – afferma il presidente di Confindustria – siamo equidistanti dai partiti e proponiamo scelte importanti per la politica economica del Paese, il giorno che non lo faremo, non avremo senso di esistere”.

E’ la rivendicazione di un ruolo tutt’altro che lontano dalla politica. La confederazione si confronterà sul territorio con una sua agenda, nel merito e indipendentemente dagli schieramenti, per porre temi al centro del dibattito politico, per incidere. Così come dalle Assise generali convocate a Verona, nel febbraio 2018, aveva sottolineato con forza il suo messaggio in vista del voto per le politiche di marzo (con tre parole chiave: “più lavoro, più crescita, meno debito”), via dell’Astronomia annuncia ora “incontri sul territorio”.

Partiranno dalla prossima settimana, “per discutere del futuro dell’Europa con politici e imprenditori e presentare la sua agenda in vista delle elezioni europee”. Con i vertici di via dell’Astronomia e delle associazioni sul territorio ed invitando “candidati “ed esponenti politici di tutti i partiti”. A Roma il 2 aprile, a Palermo il 3 aprile, a Milano l’11 aprile, a Venezia il 9 maggio, a Napoli il 15 maggio. “A Milano saremo in tanti”, assicura il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi.

Al centro del confronto, invitando “candidati ed esponenti politici di tutti i partiti”, spiega l’associazione degli industriali, le “proposte di Confindustria” che “indicano non solo cosa l’Europa deve fare ma anche come e con quali risorse”. “Riteniamo che l’Europa debba tornare ai suoi fondamentali – dice Boccia – le tre P di pace, protezione e prosperità e su questo bisogna ricostruire una stagione riformista d’Europa nell’interesse dell’Italia e dell’Europa”.

L’industria, aggiunge la vicepresidente di Confindustria per l’Europa, Lisa Ferrarini, “sente forte la responsabilità di sostenere il rilancio del processo di integrazione dell’Unione europea perché la sfida non è tra Paesi europei ma tra Europa e mondo esterno. Soprattutto in un momento di tensioni geopolitiche e commerciali che stanno mettendo in profonda discussione il sistema multilaterale, Confindustria vuole offrire il proprio contributo al dibattito sul futuro dell’Europa”.

“La nostra visione – dice Stefan Pan, vicepresidente di Confindustria e presidente del Consiglio delle rappresentanze regionali e per le politiche di coesione Territoriale – mette al centro tre concetti chiave: più lavoro, più crescita, più peso internazionale, per avere un’Europa che includa, cresca e conti. Il nostro obiettivo – aggiunge . è mettere in campo politiche per completare il processo di integrazione e recuperare il senso dello stare insieme in un’unica grande comunità”. Una Europa “imprescindibile”, “la nostra casa comune”, che va anche cambiata ma “dal di dentro”, come aveva sottolineato Vincenzo Boccia all’ultima assemblea annuale degli industriali.

(di Paolo Rubino/ANSA)

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