Copyright voto Eurocamera in bilico, Wikipedia oscurata

Screenshot del sito di Wikiedia oscurato.. Copyright
Screenshot del sito di Wikiedia oscurato

STRASBURGO. – Vigilia di passione per la riforma del diritto d’autore europeo che domani sarà alla sua ultima tappa con il giudizio finale del Parlamento europeo. Il voto all’Eurocamera non è infatti scontato, ma sarebbe sul filo del rasoio per le divisioni politiche interne ai vari gruppi, fratture che investono anche i Socialisti e i Popolari. Lega e M5S dovrebbero marciare compatti per un ‘no’ alla riforma, mentre Pd e Forza Italia, salvo qualche eccezione, a favore.

E mentre si susseguono gli appelli agli europarlamentari ad approvare la direttiva – dal vicepresidente della Commissione Ue Andrus Ansip al presidente SIAE e grande autore Giulio Rapetti Mogol, ai due premi Oscar Ennio Morricone e Nicola Piovani, al Maestro Paolo Conte – Wikipedia ha annunciato di avere oscurato la sua pagina italiana in vista del voto e le sue voci rimandano a un banner informativo sulla riforma.

Secondo Wikipedia la comunità “si è schierata nuovamente a favore di un’azione forte di protesta, volta a far sapere al maggior numero possibile di cittadini come la nuova direttiva potrà influire negativamente sulla libertà di espressione e la partecipazione online”. Un’iniziativa che lascia perplesso il presidente degli editori di giornali europei dell’Enpa, Carlo Perrone, convinto che “come tutte le altre enciclopedie online Wikipedia non sia assolutamente toccata” dalla riforma.

Secondo Perrone “non ci sarà nessuna tassa per il consumatore, nessun vincolo particolare per i navigatori su internet” che “potranno continuare a fare dei link e condividere quello che hanno finora condiviso”. Domani sarà un voto “storico per l’Europa” – precisa -, che mira a difendere la “creatività e l’anima dell’Europa”. Di altro avviso rispetto al coro unanime degli autori è invece l’europarlamentare M5S Isabella Adinolfi a sostegno dell’iniziativa di Wikipedia che “denuncia in modo chiaro e forte questo tentativo repressivo”.

L’eurodeputata pentastellata ha annunciato che il Movimento domani presenterà degli emendamenti per cancellare l’articolo 11 e 13, perché “la rete deve rimanere libera così come è stato finora e nessuno può pensare di imbavagliarla”. Ma secondo l’eurodeputato Pd Nicola Danti (coordinatore del gruppo Socialista & Democratico in commissione Mercato interno) “la verità è che non c’è nessuna censura in vista, ma solo la garanzia per chi produce opere frutto del proprio ingegno di essere remunerato, e la responsabilità delle piattaforme per quello che pubblicano”.

Tutti gli occhi sono dunque puntati su Strasburgo. In caso l’Eurocamera approvasse il testo, il processo legislativo interno al Pe, iniziato nel 2016, sarà concluso. E spetterà al Consiglio ratificare l’accordo, un passaggio che normalmente è poco più di una formalità. Ma che in questo caso potrebbe anche riservare qualche sorpresa.

(di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)

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