Contromossa di Macron: summit con Xi, Merkel e Juncker

Il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel
Il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel (ANSA/EPA)

PARIGI. – La preoccupazione crescente per l’egemonia commerciale della Cina e il malessere per l’iniziativa italiana: Emmanuel Macron, proprio mentre Xi Jinping compie i suoi primi passi in Italia, lancia la controffensiva. La visita a Parigi del leader cinese ad inizio settimana sarà aperta alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.

“L’abbiamo ritenuto necessario – ha fatto sapere l’Eliseo questa sera – dato che per difendere il multilateralismo, la discussione deve essere condotta a livello dell’Europa e non della sola Francia”. Un gesto che conferma l’ostilità di Parigi al negoziato diretto con Pechino lanciato dall’Italia e ripetutamente criticato dalla Francia negli ultimi giorni. E una conferma della visione macroniana di un’Europa in grado di negoziare senza più intese riservate paese per paese: “Francia e Germania – ha sottolineato stasera l’Eliseo – si sono per lungo tempo rivolte alla Cina in concorrenza fra loro”.

Per Parigi, si tratta “di un incontro storico che avrà tempi lunghi, prima del vertice Ue-Cina del 9 aprile e il vertice sulla via della seta di fine aprile in Cina”. E sarà anche l’occasione – ha lasciato trapelare la presidenza francese – per spiegare ai cinesi la strategia definita oggi a Bruxelles dai partner europei.

“Rivale sistemico” è stata la definizione data dall’Unione Europea alla Cina di recente in una comunicazione in cui si mettevano all’angolo i paesi Ue che non perseguono un approccio unitario nei confronti di Pechino. L’incontro di martedì, nell’intento francese, dovrebbe permettere di presentare a Pechino un fronte unito. E’ stata questa la posizione di Macron espressa anche nel viaggio del presidente francese in Cina nel gennaio 2018. Parlò allora della Via della Seta come di un approccio che deve essere “condiviso” a meno di non rischiare “una nuova egemonia”.

E anche se Xi arriverà con un accordo firmato con l’Italia, Parigi – forte del fronte unito con la Merkel e Juncker – insisterà sull'”approccio coordinato” degli europei sul progetto cinese. Fonti dell’Eliseo avevano fatto sapere oggi a Le Figaro che “ciò che interessa alla Francia è un coordinamento fra i paesi dell’Unione europea. Abbiamo visto – avevano detto le fonti – che l’Italia ha annunciato questa firma, sarà l’occasione per parlarne in Consiglio europeo. Da parte nostra auspichiamo un approccio diverso e vorremmo condividerlo in seno all’Unione europea. Siamo pronti a considerare i progetti di cooperazione con la Cina quando soddisfano determinati criteri di sostenibilità ecologica e finanziaria, che rispettano le sovranità, che rientrino in una reciprocità e nella necessaria trasparenza”.

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