La motivazione come stile di vita: “Basta alibi”

Massimiliano Sechi: durante una seduta da coach. Motivazione
Massimiliano Sechi: "Sono nato senza arti ora aiuto le persone". (ANSA)

SASSARI. – “Non ce la faccio? Non ho tempo? Non ho soldi? Scuse”. Parola di Massimiliano Sechi, sassarese, 32 anni, fondatore del movimento #NoExcuses, recentemente nominato Cavaliere dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “per il suo encomiabile esempio di reazione alle avversità, spirito costruttivo e impegno sociale”.

Affetto da una focomelia che lo ha costretto sulla sedia a rotelle sin da bambino, Sechi ha trasformato il suo handicap in un punto di forza. Pluricampione del mondo di e-Sports contro i normodotati, ha 220mila followers e oggi vive in totale autonomia: guida, fa la spesa, pratica sport. E si dedica a quella che sente come una missione. “Sono nato senza braccia e senza gambe – dice – oggi cambio la vita delle persone”. E nella sua Sassari ha portato il suo movimento #NoExcuses diventato un’Accademia, anche di vita.

L’adolescenza di Max non è stata facile. “Come tanti, facevo di tutto per essere felice – racconta – ma mi scontravo con gli sguardi delle persone, il pietismo, il bullismo, l’handicap e la paura di non essere giudicato all’altezza”. A 14 anni, dopo la separazione dei genitori, cade in una grave depressione. Combattere le difficoltà dedicandosi ai videogiochi: il titolo di campione del mondo lo convince a trasformare la sua esistenza.

Realizza che nella vita conta essere se stessi fino in fondo, senza spazio per le scuse. “In noi c’è ciò di cui abbiamo bisogno per essere liberi e felici”, dice a sé e agli altri. Da a Sassari, #No Excuses parte in tour, a caccia di alibi in tutta Italia. “Quello che promuovo è anzitutto uno stile di vita”, spiega Massimiliano Sechi. “No Excuses significa che, a prescindere da dove parti e da quanto possa essere difficile la tua vita, nel momento in cui hai ben chiaro chi vuoi essere e decidi di non avere scuse c’è sempre un buon motivo per essere felici – è il principio cardine – partendo dalla gratitudine per ciò che hai piuttosto che concentrarti su ciò che ti manca”.

Nella sua vita la molla è scattata più volte. “L’ultima cinque anni fa, quando volevo superare gli attacchi di panico e scoprire quale fosse il mio più grande potenziale, per smettere di accontentarmi della vita che stavo facendo”. Oggi è un modello a disposizione di tutti. “L’Accademia per aziende e semplici persone fornirà competenze trasversali, dalla consapevolezza di sé alla scoperta dei propri valori e talenti, dal raggiungimento degli obiettivi alla sacralità del corpo e dell’alimentazione, dalla comunicazione alla gestione delle emozioni”, anticipa Sechi.

Scoprire la sua vocazione gli ha cambiato la vita, ma non parlategli di fortuna. “Non credo nella fortuna, significa dare a qualcuno o qualcosa il potere sulla nostra vita – afferma – quando abbiamo ben chiaro che la vita è breve, che non è dovuta, dobbiamo essere noi a darci la fortuna di agire per vivere al meglio ogni giorno”. È in quel momento che tutti gli ostacoli diventano dei semplici, banalissimi, alibi. “Quando è chiaro qual è lo scopo in questa vita – conclude – la motivazione la senti e non fai più fatica”.

(di Gian Mario Sias&ANSA)

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