F1: Bottas e Hamilton volano in Australia, delusione Ferrari

Valtteri Bottas su Mercedes AMG in azione durante il Grand Prix d'Australia.
Valtteri Bottas su Mercedes AMG in azione durante il Grand Prix d'Australia. EPA/DIEGO AZUBEL

ROMA. – Una gara perfetta su una Mercedes perfetta regala a Valtteri Bottas una meritata vittoria sul circuito di Albert Park a Melbourne, un segnale per un Mondiale appena cominciato che vede già le Ferrari costrette ad inseguire: tutti, avversari, la davano per la più veloce e invece il primo Gp della stagione assomiglia a un brusco risveglio.

Appena giù dal podio, ma staccati di quasi un minuto dal vincitore, Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno patito difficoltà con le gomme, e non solo. Il tedesco ha dovuto subire prima il sorpasso di un sempre arrembante Max Verstappen – che poi ha anche insidiato Lewis Hamilton per la seconda piazza – e solo la scelta del team di mantenere le posizioni gli ha evitato di veder sfilare anche Leclerc. Intelligente la reazione del monegasco, tipo ‘capisco e mi adeguo’, anche se la sua SF90 andava comunque meglio di quella del compagno nonostante un comune problema con le gomme.

“Ora subito al lavoro, il Bahrain è vicino”, incita Vettel, evidentemente poco soddisfatto e che al team radio aveva chiesto “Perché vado così piano?”. Da due anni abituato a trionfare nel Gp d’apertura, Vettel sa che con due Mercedes così e una Red Bull subito in sintonia con il nuovo motore Honda – dal 2008 non saliva sul podio – non c’è tempo da perdere anche se ci sono davanti ben 20 gare.

Bottas, un martello dal primo giro quando ha bruciato al via il pole-man Hamilton, porta a casa per sé e la scuderia anche il punto in più garantito dal miglior giro in gara, che peraltro Verstappen stava per sfilargli nelle ultime tornate. “E’ stata di sicuro la mia miglior gara di sempre”, dice a caldo il finlandese, che non vinceva da fine 2017.

Hamilton, completato il compitino odierno, dovrà cominciare a guardare il collega con altri occhi, perché anche il team sembra molto soddisfatto di ritrovare un Bottas combattivo al punto giusto. A Maranello si faranno varie analisi per capire come mai una vettura eccellente nei test a Barcellona abbia così deluso sul pur anomalo circuito down-under.

Pesante, soprattutto, il gap nella velocità con le rivali e complicato il rapporto con le gomme. “Nel complesso è stato un fine settimana difficile per noi – spiega Vettel -. Non siamo contenti ma non credo che la macchina non fosse poi così male. Alla fine ero lento a causa delle gomme”. Un problema che lo ha accomunato a Leclerc, che però ha sofferto di più nella prima parte di gara.

Il tedesco, evitato al via di farsi passare da Leclerc e Verstappen, ha tenuto il passo di Hamilton fino al pit stop, piuttosto anticipato (al 15/o dei 58 giri), per poi cominciare a perdere terreno. Leclerc ha cambiato le gomme molto dopo, quando forse ormai era tardi per recuperare il podio. La gara non ha riservato grandi emozioni e le novità tecniche non sembrano per ora favorire granché l’auspicato spettacolo.

Verstappen ha fatto fremere le tribune per un deciso sorpasso su Vettel ma è mancata la verve di Daniel Ricciardo, costretto presto al ritiro con la sua Renault per un danno all’ala anteriore in partenza. Tornano da Melbourne con un mezzo sorriso Kimi Raikkonen, ottavo con l’Alfa Romeo, e il russo di Roma Daniil, che ha preso un punto con la Toro Rosso tenendo alle sue spalle Pierre Gasly con la ben più performante cugina Red Bull.

Non brillante l’esordiente italiano Antonio Giovinazzi, solo 15/o con l’Alfa. Anche per lui, ma soprattutto per la Ferrari, si aspetta il verdetto d’appello tra 15 giorni.