“Estradate Casimirri”, la Lega vince la battaglia al Parlamento Europeo

Bandiere della Democrazia Cristiana in via Fani durante la commemorazione del rapimento di Aldo Moro e della strage della sua scorta
Bandiere della Democrazia Cristiana in via Fani durante la commemorazione del rapimento di Aldo Moro e della strage della sua scorta 16 marzo 2015 a Roma ANSA/MASSIMO PERCOSSI

STRASBURGO. – Ieri Cesare Battisti, oggi Alessio Casimirri. Matteo Salvini vince la sua battaglia al Parlamento europeo, che ha approvato l’emendamento della Lega per l’estradizione dell’ex Br Casimirri. Un voto passato con 219 sì, 108 contrari e 33 astensioni e che ha visto gli eurodeputati italiani esprimersi a Strasburgo in modo compatto a favore dell’emendamento del Carroccio contenuto all’interno di una risoluzione sul Nicaragua.

Nel testo si chiede l’immediata consegna all’Italia di Casimirri, “che oggi vive a Managua protetto dal governo nicaraguense, condannato in Italia in via definitiva a sei ergastoli per il sequestro di Aldo Moro, ex presidente della Democrazia Cristiana nonché Presidente del Consiglio dei Ministri e del Consiglio europeo, e per l’assassinio degli agenti della scorta, fatto accaduto il 16 marzo 1978 a Roma”.

Oltre agli europarlamentari di Forza Italia e di Fdi, hanno appoggiato l’emendamento il M5S e il Pd. A non votare a favore dell’estradizione, tra gli europarlamentari italiani, soltanto Eleonora Forenza (che ha votato contro) e Barbara Spinelli (che si è astenuta), entrambe della Sinistra Unitaria Europea (Gue), oltre all’ex cinquestelle Giulia Moi (astenuta). L’emendamento è stato appoggiato dal Ppe, dai Conservatori Ecr e dalla stragrande maggioranza dei socialisti S&D. Contrari i Verdi, la stragrande maggioranza della sinistra Gue e i liberali Alde.

La capogruppo degli europarlamentari della Lega Mara Bizzotto ha parlato di una “grande e storica vittoria della Lega e del nostro leader e ministro dell’Interno”. Grazie “all’eccezionale lavoro di Salvini la pacchia è davvero finita per tutti quei terroristi, da Battisti a Casimirri, che erano scappati all’estero per sfuggire alla giustizia italiana e che per anni avevano goduto delle scandalose coperture della sinistra mondiale”, ha proseguito Bizzotto, mentre il suo collega Mario Borghezio si è detto “fiero”, definendo l’ok dell’Europarlamento “un atto doveroso per la memoria del Presidente Moro, degli uomini della sua scorta e del magistrato assassinato”.

In una dichiarazione congiunta, gli europarlamentari del gruppo europeo dei Conservatori e Riformisti-Fratelli d’Italia (Fitto, Sernagiotto, Leontini e Maullu) si sono augurati che “il governo nicaraguense accolga la richiesta per rendere giustizia alle vittime italiane di un assassino condannato all’ergastolo che non ha mai scontato un solo giorno in carcere”.

La risoluzione sul Nicaragua non è vincolante: spetta dunque alle autorità nazionali decidere come muoversi per ottenere il risultato auspicato dal voto dell’Europarlamento.

(di Giuseppe Maria Laudani/ANSA)