Juventus, Allegri: “Non è la finale, pronti a grande impresa”

Allegri da indicazioni dal bordo campo.
Allegri da indicazioni dal bordo campo. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. – La lunghissima vigilia di Juve-Atletico si è impregnata degli stessi umori di una finale di Champions. Rabbia, emozioni, propositi e ansia di riscatto, timori: dalla notte del 21 febbraio al Wanda Metropolitano, con i Colchoneros di Simeone festanti per il 2-0 e i bianconeri tramortiti ma non vinti, non c’è stato giorno senza qualche parola per la rivincita.

Questa sera, a poche ore dal ‘dentro o fuori’ all’Allianz Stadium, lo ammette Giorgio Chiellini, il capitano, che proprio domani taglierà il traguardo delle 500 partite con la maglia bianconera. “Dentro di noi – dice il numero 3 della Juventus – almeno un pensierino a questa partita c’è stato tutti i giorni, magari prima di andare a dormire. Nel frattempo abbiamo fatto il nostro dovere, battendo il Napoli e vincendo altre due partite che non erano così scontate, con il Bologna e l’Udinese, ma il ritorno con l’Atletico è comparso tutti i giorni nei nostri pensieri. Ma nessuno di noi crede che rimontare l’Atletico sia impossibile”.

L’attenzione massima non schiaccerà i pluricampioni d’Italia, rassicura Chiellini: “Chi sta nella Juve conosce così bene la pressione mediatica che non gli fa né caldo né freddo. E siamo convinti che nel nostro stadio ci sarà un’atmosfera elettrizzante, per vivere una serata magica di Champions”.

L’appello al pubblico juventino, dopo le proteste e gli scioperi del tifo delle ultime settimane, è doveroso ed è un aspetto che non trascura Allegri. “Abbiamo bisogno del sostegno di tutti i nostri tifosi e sono sicuro che non mancherà. Ma, per favore, non chiamatela ‘partita dell’anno’. Se affrontassimo con questo spirito un ottavo di Champions saremmo rovinati: dopo ci sono i quarti, le semifinali, la finale…”.

La Juve è fiduciosa di andare avanti, vuole tornare al ‘Wanda Metropolitano’ all’inizio di giugno per la notte della finale di Champions. “Domani sera chiedo ai miei giocatori di metterci calma, lucidità, ma anche aggressività, fino al 95′ o, se servirà, fino al 120′ dei supplementari. Ognuno – sprona il tecnico bianconero – dovrà rendere al 100%. E se riusciremo a ribaltare la sconfitta dell’andata realizzeremo un’impresa straordinaria”.

Perché – sottolinea Allegri – “l’Atletico è una delle migliori squadre europee degli ultimi 10 anni: ha vinto tre volte l’Europa League e in due anni è arrivata a giocarsi la finale di Champions, arrivando in entrambi i casi vicinissimo al successo. Ma non subisce gol da 5 partite, magari domani…”.

Il contrattempo dell’ultima ora è il nuovo forfait di Douglas Costa che costringe Allegri a portare in panchina il baby Nicolussi. “Meglio che l’infortunio sia capitato oggi che domani”, la prende con filosofia il tecnico. Tanto c’è Ronaldo che smania forse più di tutti di prendersi la rivincita: “Ha tanti gol di Champions nelle gambe e in sfide di questo livello Cristiano si esalta”, osserva Allegri.

Probabilmente con il 3-5-2 e il dubbio tra Dybala e Bernardeschi da sciogliere solo nelle ultimissime ore prima del fischio d’inizio, la Juventus si sente pronta a una serata storica: “Cerchiamo la vittoria ma non per restituire la festa a Simeone, lo vogliamo per noi stessi: i nostri obiettivi sono molto più importanti”, precisa Chiellini, ricordando la colorita esultanza del Cholo a Madrid. “Tutti insieme – conclude il capitano bianconero – vogliamo proseguire l’avventura in Champions. Vincere domani ci darebbe una grande spinta per gli ultimi mesi”.

(di Renato Botto/ANSA)

Lascia un commento