Cent’anni di solitudine, Netflix ne compra i diritti

In una foto del 26 Marzo 2007 Gabriel Garcia Márquez autografa un'edizione speciale del suo libro "Cent'anni di solitudine" a Cartagena della India, Colombia. Netflix
In una foto del 26 Marzo 2007 Gabriel Garcia Márquez autografa un'edizione speciale del suo libro "Cent'anni di solitudine" a Cartagena della India, Colombia. ANSA/Ballesteros

NEW YORK. – “Cento Anni di Solitudine” arriva su Netflix: a cinque anni dalla morte del suo autore, il colosso dell’entertainment in streaming ha annunciato di aver acquistato i diritti del capolavoro di Gabriel Garcia Marquez. La saga della famiglia Buendia il cui patriarca José Arcadio fondò la immaginaria città colombiana di Macondo andrà in rete in spagnolo, proprio come avrebbe voluto “Gabo”.

Sarà la prima volta che il romanzo pubblicato nel 1967 verrà adattato per lo schermo. Non per mancanza di interesse, nota il New York Times, tra i media che danno la notizia dell’accordo. In una recente telefonata con il giornale, Rodrigo Garcia, il figlio dello scrittore che sarà produttore esecutivo con il fratello Gonzalo, ha rivelato che il padre, pur avendo ricevuto molte offerte, aveva sempre rifiutato di portare il romanzo al cinema, convinto che il suo lavoro non avrebbe funzionato se tradotto in un singolo film.

Garcia Márquez era anche determinato a che la storia venisse raccontata in spagnolo e dunque molte offerte non erano mai decollate. “Cento Anni di Solitudine” è considerato un capolavoro della letteratura latino-americana: il romanzo che ha popolarizzato il genere del realismo magico ha venduto 50 milioni di copie dalla pubblicazione ed è stato tradotto in 46 lingue.

L’adattamento su Netflix sarà girato in Colombia e gli interpreti saranno scelti tra i migliori attori latino-americani. La decisione degli eredi di accordare con Netflix è basata sulla considerazione che “negli ultimi tre-quattro anni il livello, il prestigio e il successo delle serie in streaming è cresciuto a dismisura”, ha detto Garcia, secondo cui “Netflix è stato il primo a dimostrare che “la gente è più pronta che mai a vedere serie prodotte in altre lingue con i sottotitoli”. “Quello che prima sembrava un problema non è più un problema”.

Concorda Francisco Ramos, vice presidente del colosso di Internet che ha additato al successo di serie come “Narcos” e di film tre volte premio Oscar come “Roma”: “Ci hanno dimostrato che possiamo produrre contenuti in spagnolo per il mondo”.

(di Alessandra Baldini/ANSA)