Champions: la Roma si gioca tutto, col Porto guai a sbagliare

Tabellone con le partite di Champions, Porto-Roma e PSG-Manchester Utd. Di Francesco
Champions, Porto-Roma e PSG-Manchester Utd (elaborazione Ansa)

ROMA. – La permanenza in panchina è legata al risultato, e il risultato dipende da quello che farà in campo la squadra. Saranno i giocatori della Roma a decretare il futuro di Eusebio Di Francesco. De Rossi e compagni hanno tra i loro piedi il destino dell’allenatore: se riusciranno a qualificarsi ai quarti di Champions League lo salveranno, in caso di sconfitta col Porto ed eliminazione europea arriverebbe invece la condanna e l’addio anticipato.

Paulo Sousa, Panucci, Donadoni sono alcuni dei nomi accostati alla sua panchina in caso di avvicendamento immediato (per giugno invece le strade portano più a Sarri e Gasperini), ma Di Francesco è ancora convinto di non tornare da esonerato dalla trasferta allo stadio Do Dragao e per questo, nelle ore che ancora lo separano dal giorno del dentro o fuori, sta spronando la squadra a voltare pagina dopo il rovinoso ko nel derby e a reagire ancora una volta sul palcoscenico più prestigioso.

La Roma ha il vantaggio del 2-1 dell’andata in casa e ha a disposizione due risultati utili su tre: l’accesso ai quarti arriverebbe in caso di vittoria, ma basta anche il pareggio. L’arbitro designato dall’Uefa è il turno Cakir. Per quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione sulla panchina della Roma, Di Francesco punterà sugli uomini che ritiene più affidabili.

Ritroverà al centro della difesa Manolas (il greco ha smaltito l’influenza che lo aveva costretto a saltare la Lazio), chiederà gli straordinari a capitan De Rossi, non rinuncerà al giovane Zaniolo su cui ha scommesso forte da inizio stagione. Da capire invece con quale modulo scenderà in campo la squadra: col 4-3-3 è probabile venga riproposta la stessa formazione vista nel derby con la sola eccezione di Manolas al posto di Juan Jesus, in caso di 4-2-3-1 potrebbe invece trovare spazio Nzonzi (al posto di Cristante) al fianco di De Rossi.

Di certo, sarà ancora Dzeko il terminale offensivo della manovra. Il centravanti ceco non sta vivendo una grande annata, in campionato è andato a segno in appena cinque partite (su 22 presenze) e in Europa ha trovato il gol solo all’Olimpico contro Viktoria Plzen e Cska Mosca. È ora di sbloccarsi anche in trasferta. Per il bene della Roma, e di Di Francesco.

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