Gli armatori in soccorso di Atene, verseranno 75 milioni l’anno

Il porto del Pireo, Atene.
Il porto del Pireo, Atene.

ROMA. – Almeno 75 milioni di euro l’anno entreranno nelle casse dello stato greco grazie ad un nuovo accordo raggiunto tra il governo di Atene e armatori ellenici, firmato durante un incontro tra il premier Alexis Tsipras e il consiglio dell’Unione degli armatori (Eee) al palazzo Maximos, sede del capo del governo.

Secondo la nuova intesa, negoziata a lungo e che avrà carattere permanente, gli armatori – una categoria economica tra le più potenti del Paese, che vanta una delle maggiori flotte mercantili al mondo, che gestisce la metà di tutto il trasporto merci via mare dell’Ue – hanno accettato di pagare volontariamente “una somma permanente equivalente al 10% dei dividendi dei membri dell’unione”, si legge in un comunicato del governo, citato dai media ellenici.

Le ‘tasse’ verranno pagate a prescindere dal fatto che una nave batta bandiera greca o di un altro paese, a patto che sia di proprietà di armatori greci. La Costituzione e le leggi greche non obbligano gli armatori a pagare tasse, se non in piccolissima misura, e questo è sempre stato un tema di accese polemiche, in particolare da quando è esplosa la crisi economica e sociale del Paese.

Ma dal 2013 i membri dell’Unione degli armatori avevano accettato di pagare contributi volontari, in quel caso raddoppiando la tassa sul tonnellaggio delle navi: l’accordo era scaduto nel 2017, ed era stato prorogato per un altro anno. Proprio Tsipras aveva promesso di metter fine alla sostanziale esenzione fiscale durante la sua campagna elettorale che lo aveva visto vincitore nel 2015, ma quell’intenzione non si era mai concretizzata in alcun provvedimento.

Anche perché, ancora a giugno del 2018, gli armatori avevano minacciato di spostare le proprie operazioni nella Gran Bretagna post-Brexit, o comunque fuori dall’Ue, se Bruxelles avesse aumentato la pressione sul governo greco affinché cancellasse l’attuale regime fiscale. “E’ un accordo importante – ha affermato il premier durante la cerimonia della firma, ringraziando gli armatori – E’ un segno che tutti comprendono il senso di responsabilità collettiva nello sforzo per uscire dalla crisi”.

Durante l’incontro, il premier ha chiesto agli armatori di aumentare i loro investimenti in Grecia per rafforzare la ripresa economica.

(di Patrizio Nissirio/ANSAmed)

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