Spalletti attacca Icardi: “Non ha a cuore da Inter”

L'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti saluta Mauro Icardi all'uscita dal campo.
L'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti saluta Mauro Icardi all'uscita dal campo.

MILANO. – La ‘guerra’ tra l’Inter e Mauro Icardi continua, lo strappo è sempre più profondo. Luciano Spalletti, alla vigilia della partita di Cagliari, chiude la porta in faccia all’argentino: “Parlo solo di chi scende in campo e ha a cuore l’Inter. Non parlerò più di lui”.

Sette ore dopo, Icardi interrompe il silenzio e si sfoga in una lunga lettera pubblicata su Instagram: “Sono sempre rimasto nonostante tutto. Ho rifiutato offerte che altri giocatori non avrebbero rifiutato. Non so se in questo momento ci sia amore e rispetto verso l’Inter e verso me da parte di alcuni che prendono le decisioni. In una famiglia possono succedere cose belle e brutte. Ma non deve mai venire a mancare il rispetto”.

Alla vigilia della quinta partita senza Icardi in campo, si scrive l’ennesimo capitolo della querelle tra l’Inter e il suo ex capitano. Spalletti, per la prima volta, non fa dichiarazioni distensive auspicando un ritorno in campo dell’attaccante ma spegne subito qualsiasi riferimento all’argentino: “Di lui sono già state dette molte cose, si è espresso l’ad Beppe Marotta e il presidente Steven Zhang. Io da qui in avanti parlo di chi c’è e non di chi non c’è. Dirò degli altri, di quelli che vengono in campo e hanno a cuore le sorti dell’Inter”.

La risposta di Icardi ha come destinatario il tecnico ma si rivolge a tutto il club, perché ricorda gol, atteggiamenti da vero capitano, attaccamento alla maglia e fedeltà per poi accusare una mancanza di rispetto. Nei prossimi giorni ci dovrà essere un confronto per risolvere una situazione complessa lontana dal trovare una soluzione. Difficile al momento ipotizzare una ricucitura. Spalletti almeno per il momento dovrà continuare ad affidarsi a quel gruppo che, nella crisi, gli ha dato risposte positive e che ora sembra più compatto che mai.

Giocatori come Ivan Perisic, rinato dopo l’uscita di scena di Icardi: “Anche lo scorso anno non aveva passato un bel periodo e poi si è ripreso. Per me è un giocatore forte, uno da Inter”. Il croato, che solo un mese fa aveva chiesto la cessione, ora è uno dei nuovi leader della squadra nerazzurra.

A Cagliari, come nelle ultime quattro sfide, sarà Lautaro Martinez a guidare l’attacco: “E’ stato bravo a gestire la pressione e la responsabilità che sente”. Una pressione che accerchia tutto l’ambiente e che si è scatenata il 13 febbraio quando, con un tweet è stato annunciato il cambio di capitano.

La squadra dovrà estraniarsi da tutto, ancora una volta. Dalle polemiche del caso Icardi, fino alle polemiche per la Var. “Hanno costruito – chiarisce Spalletti – una macchina in maniera corretta. Va affinata l’intesa, essere abituati all’uso della Var. Se devono intervenire cinque o sei volte è giusto che lo si faccia che si vada a vedere l’episodio. La Var è importante. E’ il futuro”.

L’allenatore, poi, commenta le parole del collega Stefano Pioli che, alla vigilia della Coppa Italia, era tornato a parlare del rigore concesso all’Inter all’andata per “un fallo di polpastrelli”. Spalletti sbotta: “Ha ragione Pioli, stiamo facendo confusione. Quelli della mano non sono polpastrelli ma capezzoli. Se la palla ti sbatte sui capezzoli è mano. Se ti sbatte sui polpastrelli non è niente, come per Vitor Hugo”.