Inter, furia Marotta: “Subìto danno forse irreparabile”

L'ad dell'Inter Beppe Marotta
L'ad dell'Inter Beppe Marotta. (Foto archivio)

MILANO. – ”Abbiamo subito un danno notevole e speriamo che non sia irreparabile nell’economia di questa stagione. Sarebbe un fatto molto grave. E’ l’errore più grosso e grossolano da quando c’è la Var. L’arbitro era anche a breve distanza da ciò che è accaduto”.

E’ la furia dell’Inter dopo il pari del Franchi, dopo un fallo dubbio di mano di D’Ambrosio e il rigore concesso a tempo scaduto. L’ad Beppe Marotta fa passare la nottata, parla a mente fredda senza farsi guidare dall’emotività del clamoroso finale contro la Fiorentina ma le sue parole sono ugualmente forti. La decisione di Abisso, secondo il club nerazzurro, potrebbe compromettere la corsa alla Champions League. L’Inter ora è distante solo due punti dal Milan, tre dalla Roma.

E Marotta mette in dubbio tutto, anche l’utilizzo della Var chiedendo che il protocollo venga revisionato. ”Davanti ad una situazione del genere – continua l’ad nerazzurro – dove si confonde la soggettività con l’oggettività rimango deluso per lo sforzo che abbiamo fatto di introdurre questo strumento. L’uso deve essere scrupoloso e razionale. Oggettivamente nessuno può dire che fosse fallo di mano di D’Ambrosio. Io non mi sento di condannare un arbitro. Dico che il sistema va rivisto, qualcosa non ha funzionato. Serve una presa di posizione di chi gestisce”.

Quello del Franchi è solo l’ultimo episodio di una lunga serie d’errori contestati dai club in questa stagione. Il Torino è stato più volte vittima della Var, dalla trattenuta di Alex Sandro ai danni di Zaza nel derby della Mole, alle due partite contro la Roma. Clamorose, poi, le proteste di Francesco Totti dopo il rigore negato a Zaniolo proprio contro l’Inter, mentre il Genoa recriminò per una spinta di Florenzi ai danni di Pandev.

Ed ora le dichiarazioni, durissime, di Marotta dopo quelle di Spalletti che ha definito ”tossico parlare di fallo di mano”, perché affermarlo è fare male al calcio. Ora l’Inter dovrà riuscire a voltare pagina e non farsi condizionare dal singolo episodio.

La squadra è compatta, anche il gesto di Perisic che ferma l’esultanza di Politano mentre ricalca quella di Icardi, non è un segnale di rottura nello spogliatoio nerazzurro. ”Sono dietrologie pure – dice Marotta – che rimando al mittente. E’ l’esaltazione della gioia di un giocatore che ha esultato. Colgo l’occasione per esprimere gratitudine alla squadra perché ha giocato bene e motivata”.

L’ad non vuole commentare neppure le parole di Wanda Nara. La procuratrice, a Tiki Taka, ha criticato il gesto di Perisic e poi chiarito sul caso Icardi: ”Io sono un’opinionista, ho parlato per me e dico quello che penso. Posso dire quello che voglio. Icardi ha giocato con le infiltrazioni. Un medico nostro amico ci diceva che non poteva giocare così ma lui non poteva stare fuori, era troppo attaccato alla maglia”.

Nessun dietrofront dunque. Marotta presenterà l’offerta di rinnovo, Wanda deciderà come rispondere. Ma la sensazione è che la svolta è ancora molto lontana e l’Inter dovrà continuare a fare a meno del suo ex capitano.

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